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01 maggio 2024, Aggiornato alle 20,50
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Politiche marittime

Un'Agenzia europea per la droga. La proposta della Commissione Ue

Bruxelles vorrebbe istituirla entro l'estate 2024. Una rete di controlli che crei le condizioni per un'"allenza dei porti europei", porta d'ingresso del narcotraffico

(Arctic Warrior/Flickr)

La Commissione europea ha inviato oggi al Parlamento europeo e al Consiglio dell'Unione europea una serie di azioni unitarie per contrastare il traffico di droga, di cui una buona parte transita per i porti del continente.

La proposta della Commissione europea è quella di istituire entro l'estate del 2024 un'Agenzia europea per la droga. Per riuscirci è necessario, secondo la Commissione, potenziare la rete europea delle autorità giudiziarie e dare a tutti gli Stati membri i migliori strumenti tecnologici per le attività di controllo. Tutta una serie di azioni che la Commissione sintetizza in quattro aree di intervento. La prima è un'«alleanza dei porti europei» per rafforzare il lavoro delle autorità doganali, delle forze dell'ordine e dei soggetti pubblici e privati coinvolti nella movimentazione delle merci nei porti. Nel concreto, potenziare soprattutto l'attività di scansione migliorando e distribuendo con maggiore capillarità le apparecchiature di ultima generazione. Le altre tre aree di intervendo riguardano il rafforzamento delle indagini finanziarie, così da mappare meglio le reti criminali e potenziare l'azione di pubblici ministeri e giudici, utilizzando anche lo Schengen Information System; poi una maggiore collaborazione tra gli Stati membri per prevenire le infiltrazioni criminali; infine potenziare lo scambio di informazioni tra le autorità europee ed extra-europee per migliorare le indagini e l'analisi delle rotte del narcotraffico.

I recenti risultati ottenuti nella lotta dell'Ue contro le reti criminali dimostrano che si è sulla strada giusta nel rispondere a queste minacce emergenti», scrive la Commissione europea. «Tuttavia – continua - data la natura in continua evoluzione delle attività criminali in tutto il mondo, esiste una costante necessità di adattare e integrare la risposta collettiva dell'Ue». Solo nel 2021, sottolinea la Commissione europea, sono state sequestrate complessivamente circa 300 tonnellate di cocaina nel territorio comunicario.

Per fare tutto questo la Commissione europea invita il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione europea a intervenire su una serie di direttive: adottare la direttiva sulla confisca e il recupero dei beni; la revisione del regolamento Prüm (risalente al 2005 con lo scopo di rafforzare il coordinamento tra le autorità giudiziarie degli Stati membri), l'implementazione delle norme sull'interconnessione dei registri dei conti bancari; infine, attuare la proposta di pacchetto legislativo antiriciclaggio e la direttiva sui sequestri anti-corruzione.

La Commissione invita gli Stati membri a presentare proposte su questo piano di azione nell'ambito del Fondo Sicurezza interna, pari a 20 milioni di euro, entro la fine del 2023.

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