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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Politiche marittime

Transizione ecologica: perché non anche un ministero del mare?

Stavolta a rilanciare il dicastero del mare è il presidente di Federlogistica-Confcommercio, Luigi Merlo, commentando il super-ministero proposto da Beppe Grillo a Mario Draghi

Mario Draghi (EU2016 SK/Flickr)

Ben venga un ministero della Transizione ecologica, e a questo punto, se devono nascere dicasteri "per obiettivi", perché non intervenire sulla legge Bassanini e introdurre un ministero dello Sviluppo e della Tutela del mare, come in Francia? Lo propone Luigi Merlo, presidente di Federlogistica, commentando l'ipotesi di un super-ministero -  proposto da Beppe Grillo a Mario Draghi nel corso delle consultazioni di governo - che ne racchiuda diversi, Ambiente, Sviluppo economico, o anche Trasporti.

Basta che non dia vigore, però, «a quell'ambientalismo di ostruzione che non ha garantito serie politiche ambientali e che nello stesso tempo ha bloccato ogni forma di sviluppo e di adeguamento infrastrutturale del nostro Paese», secondo Merlo. «Se si tratterà di un ministero burocratico e orientato solo a bloccare, si porrebbe un enorme problema per il Paese».

Secondo l'associazione aderente a Conftrasporto-Confcommercio, un dicastero di questo tipo potrebbe essere utile per utilizzare efficacemente le risorse del Recovery fund destinate alle infrastrutture portuali, alle conseguenze del cambiamento climatico sulle coste, al rinnovo della flotta navale di bandiera, all'utilizzo del gas naturale e dell'idrogeno come combustibile marittimo e terrestre, al potenziamento delle ferrovie.

«Siamo sicuri – conclude Merlo - che il presidente Draghi se assumerà tale decisione individuerà un Ministro e una struttura tecnica di altissimo profilo, capaci di affrontare questi temi con visione, competenza, privi di pregiudizi sui temi dello sviluppo. Ben sapendo in partenza che il sistema dei ministeri "per obiettivi" rispetto ai tradizionali dicasteri, cosa che Federlogistica auspica da tempo, potrebbe rendere indispensabile un serio ripensamento della riforma Bassanini e sdoganare da subito, come accaduto recentemente in Francia, il Ministero dello sviluppo e della tutela del mare».

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Tag: ambiente