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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Politiche marittime

Traghetti al 50 per cento, Ancim e Assarmatori chiedono abolizione

La misura è diventata anacronistica ora che tutti gli abitanti delle isole minori hanno ricevuto almeno la prima dose di vaccino

(Daniel Enchev/Flickr)

Abolire il contingentamento al cinquanta per cento dei passeggeri sulle navi che collegano le isole italiane. Lo chiedono l'Associazione Nazionale Comuni Isole Minori (ANCIM) e Assarmatori, inviando ai ministri della Sanità, del Turismo e delle Infrastrutture, e alle Regioni interessate, un appello per modificare la norma che limita alla metà, rispetto alla capacità delle navi, il numero dei passeggeri che possono effettivamente essere imbarcati per ogni corsa.

Nonostante tutte le isole minori siano protette dalla pandemia, in quanto chi vi abita o vi lavora ha ricevuto perlomeno la prima dose di vaccino, spiegano le associazioni, e nonostante gli standard di sicurezza adottati dagli armatori per le navi che garantiscono il trasporto passeggeri da e per le isole abbiano abbondantemente dimostrato efficienza e affidabilità, il contingentamento per traghetti, aliscafi e mezzi veloci costituisce adesso un'eccezione, visto che non è una misura che viene applicata, per esempio, al trasporto aereo.

I presidenti di Ancim, Francesco Del Deo, e di Assarmatori, Stefano Messina, sottolineano quattro aspetti che evidenziano l'anacronismo del contingentamento. Il primo è che le dotazioni di sicurezza anti-Covid presenti a bordo delle navi sono in grado di proteggere quote di passeggeri ben superiori al 50 per cento; il ricambio dell'aria è sempre garantito; prima dell'imbarco viene controllata la temperatura di ogni singolo passeggero e a bordo permane l'obbligo di indossare le mascherine; infine, imbarco e sbarco dei passeggeri sono organizzati in modo da separare i flussi, evitando quindi assembramenti, mentre a bordo gli spazi comuni garantiscono il necessario distanziamento.

Il danno economico è notevole, perché il turismo è per queste realtà un'attività esclusivamente estiva e la stagione turistica sta già iniziando. Del Deo e Messina chiedono che il governo intervenga «affinché il trasporto marittimo locale e regionale sia subito messo nelle condizioni di intercettare l'auspicata ripresa della mobilità interregionale e turistica generata dall'evidente successo del piano nazionale di vaccinazione anti-Covid e nel contempo possa svolgere una funzione di volano economico per l'intero settore turistico rispetto alla prossima stagione estiva».

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