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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Politiche marittime

Salta il quinto Comitato di gestione del porto di Venezia

Permangono le distanze tra Adsp dell'Adriatico Settentrionale, Regione Veneto e Città metropolitana sull'approvazione del bilancio 2019. Il porto si appella al ministero dei Trasporti

Pino Musolino, presidente dell'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico Settentrionale

Continua il braccio di ferro tra l'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico Settentrionale e gli enti locali. Salta anche l'ultimo Comitato di gestione del porto di Venezia, convocato dal presidente dell'Adsp Pino Musolino, sempre per l'assenza, come per le altre tre precedenti convocazioni, di Città metropolitana di Venezia e della Regione Veneto.

Trascorsi venti minuti dall'orario di convocazione, la seduta è stata proclamata non valida. Al centro, l'approvazione del bilancio 2019, valutato positivamente del ministero dei Trasporti. «Ogni ulteriore determinazione passa ora nella disponibilità del superiore ministero vigilante», informa in una nota l'Adsp, riferendosi al dicastero guidato da Paola De Micheli.

Il pomo dell discordia è l'approvazione di un residuo passivo di 7 milioni di euro che il ministero dei Trasporti considera stralciato nell'interesse dello stesso porto.

La comunicazione dell'assenza di Regione Veneto e Città metropolitana è arrivata all'Adsp sabato scorso. «Tra le critiche sollevate – riferisce l'Autorità di sistema portuale - si rileva anche una presunta carenza di comunicazione relativa a un non ben precisato provvedimento di revoca del mandato ai danni del segretario generale. Si chiarisce che, alla data odierna, un tale provvedimento non è mai stato presentato dal presidente né adottato in alcuna forma dall'Ente e, pertanto, sarebbe stato impossibile dare una comunicazione al Comitato relativamente ad un atto amministrativo inesistente che non ha mai visto la luce».  

Tag: venezia - bilanci