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25 luglio 2025, Aggiornato alle 15,42
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Politiche marittime

Risorse umane e ferrovie: il manifesto della Fit-Cisl per i porti di Napoli e Salerno

Il sindacato auspica che la prossima dirigenza dell'Adsp migliori i rapporti contrattuali con i dipendenti e attivi i tanto attesi collegamenti ferroviari

La zona di levante del porto di Napoli

La valorizzazione delle risorse umane dell'Autorità di sistema portuale (Adsp) del Tirreno Centrale e il decongestionamento dei porti di Napoli e Salerno dai mezzi pesanti attivando quei tanto attesi collegamenti ferroviari verso gli interporti. È l'auspicio, una specie di manifesto, che la Fit-Cisl lancia per il prossimo mandato governativo dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia, nomina del presidente dell'Adsp attualmente in fase di confronto Stato-Regione (Campania), con l'indicazione di Eliseo Cuccaro da parte del ministero delle Infrastrutture.

Attualmente alla guida dell'Adsp dei porti campani c'è il commissario (già presidente) Andrea Annunziata, con la segreteria generale affidata a Giuseppe Grimaldi. "Indipendentemente da chi saranno i nostri prossimi interlocutori al vertice della Adsp del Mar Tirreno Centrale – scrive la Fit-Cisl in una nota firmata dal coordinatore regionale per i porti, Gennaro Imperato, e dal segretario generale Massimo Aversa - entrambi avranno il compito sin da subito di rimboccarsi le maniche: in primis valorizzare le risorse umane presenti in Adsp in quanto sono il fulcro di un motore complesso quale è il porto e senza le quali la macchina organizzativa non può assolutamente prescindere. Ripartire da un clima di armonia e sinergia che non destabilizzi l'ambiente sia all'interno al riparo dai continui attacchi esterni (ricordiamo a chi legge che il numero dei dipendenti attualmente non è pari
all'organico previsto)".

Il riferimento del sindacato è agli scontri avuti quest'anno tra la dirigenza dell'Adsp e i dipendenti, relativa alla diatriba interpretativa, contrattuale ed economica, sul Contratto Nazionale dei Porti e sul Contratto di II livello. Prese di posizione dei vertici dell'Adsp, secondo il sindacato, che "hanno leso e stanno continuando a far danni ai dipendenti della Adsp. Dopo ben due scioperi che hanno visto coinvolta la maggioranza del personale, con una adesione del 90 per cento, e che ci hanno permesso di portare la vertenza sia in Prefettura e sia in Regione, siamo riusciti ad ottenere un tavolo a Napoli con Assoporti, l'Associazione che rappresenta tutte le Autorità di sistema portuale, incontro che è stato importante per redimere la questione e porre in essere le basi per un confronto sereno e costruttivo".

"Il senso di squadra – continua la nota della Fit-Cisl - non può reggere solo sul capitano ma tutti i dipendenti devono essere valorizzati per le proprie competenze e per ciò che quotidianamente fanno operando nel silenzio e con lo spirito di sacrificio ma a differenza di altri i loro nomi non hanno mai avuto riscontro sui giornali".

Il sindacato indica poi quali saranno le opere più importanti da realizzare nei prossimi anni soprattutto nei porti di Napoli e Salerno. "Bisogna portare a compimento – scrive la Fit-Cisl - i lavori previsti dal PNRR; siamo in attesa ad esempio della realizzazione dei collegamenti ferroviari da e verso gli interporti utili, a nostro avviso, a snellire un porto già saturo di spazi e congestionato ancora oggi dal traffico su gomma; una nuova viabilità di accesso nonché quella interna che non è più ammissibile per dei porti che vogliono migliorare in termini di competitività nonché tutta quella serie di interventi mirati e richiesti anche dal sindacato per rendere ancora di più appetibili i nostri scali campani. Bisogna realizzare con urgenza e senza più tergiversare le opere e i progetti utili, peraltro avviati e non ancora completati. Bisogna riorganizzare i porti campani in quanto lo sviluppo si gioca sull'organizzazione e l'ottimizzazione degli spazi".

"Bisogna creare tavoli monotematici come quello importante relativamente al tema del lavoro in grado di gestire le avversità delle crisi lavorative e il rispetto e l'applicazione del CCNL Porti, solo così si può combattere la crescente precarietà del lavoro che peraltro porta con sé un abbassamento dei livelli di sicurezza.

"Bisogna riprendere – continua la nota della Fit-Cisl - la discussione sul Piano Organico dei Porti che purtroppo ancora oggi si riduce ad una semplice fotografia degli organici ma il Legislatore aveva previsto che questo strumento dovesse essere utile a determinare anche i possibili spazi di valorizzazione del lavoro flessibile; ad oggi purtroppo la verifica dei piani di imprese che deve avvenire annualmente per constatare gli impegni economici e di sviluppo oltre che di occupazione presi dal concessionario in fase di autorizzazione viene fatta ma si riduce ad una semplice attività ricognitiva e di raccolta dati.

"Un Piano Regionale delle merci partecipato e condiviso con i player logistici deve essere utile a definire il posizionamento, ruolo, futuro e finanziamenti necessari per il sistema logistico campano; bisogna ridurre la distanza tra le decisioni e l'attuazione delle stesse poiché i tempi della burocrazia, soprattutto nazionale, non sono compatibili con le dinamiche del trasporto marittimo delle merci.

"Ci auspichiamo che con i nuovi vertici si possano aprire delle relazioni industriali molto più proficue e costruttive al fine di iniziare un nuovo cammino che ci vedrà nuovamente protagonisti insieme alle altre Organizzazioni Sindacali al fianco e nell'interesse di tutte le lavoratrici e i lavoratori. 

"Noi come Fit-Cisl - conclude il sindacato - saremo sicuramente presenti e vigili in questa che crediamo possa e debba essere finalmente la svolta per la portualità campana e per tutta la filiera logistico-portuale".

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