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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Politiche marittime

Ribasso dei canoni anche nel 2021, la proposta Uniport

In audizione alla Camera, l'associazione delle imprese portuali chiede al governo lo sblocco dei ristori e l'estensione del "Green Ports" anche nel Meridione

(Cityswift - Ireland)

Ribasso dei canoni concessori a carico dei terminalisti che hanno subito una riduzione del fatturato del 20 per cento, sia per il 2020 che per il 2021. Poi, includere anche i terminalisti del Sud Italia nella platea dei beneficiari del bando "Green Ports". Sono le richieste avanzate da FISE Uniport, l'associazione che rappresenta le imprese portuali, nel corso dell'audizione alla Camera presso le Commissioni riunite di Trasporti e Ambiente, nell'ambito della conversione del decreto "Infrastrutture", che dovrebbe sbloccare i ristori 2020 destinati ai terminalisti.

Uniport ha sottolineato come, nonostante la ripresa del 2021, gli effetti negativi sulle imprese terminalistiche portuali e sui lavoratori si fanno sentire ancora parecchio. Per questo Uniport ha proposto di prorogare fino alla fine del 2021 la misura di sostegno, già applicata nel 2020 tramite il decreto "Rilancio", anche se ad oggi non è stata ancora distribuita. Prevede la rimodulazione al ribasso dei canoni concessori a carico dei terminalisti che hanno subito una contrazione del giro d'affari superiore al 20 per cento nel corso del lockdown primaverile. «La misura peraltro non comporterebbe oneri aggiuntivi per lo Stato in quanto potrebbe essere finanziata con gli avanzi di amministrazione delle autorità portuali», afferma l'associazione.

Tra gli altri temi al centro dell'audizione, anche il bando "Green Ports" del Ministero della Transizione Ecologica, che ha stanziato 270 milioni di euro per le proposte progettuali nel settore dell'intermodalità e della logistica integrata, escludendo però dalla platea dei possibili beneficiari le autorità di sistema portuale del Sud Italia. Il presidente vicario di Uniport, Antonio Davide Testi, ha chiesto di ampliare la misura in tutta Italia. «Un'incongruenza ingiustificata», ha sottolineato Testi, «anche alla luce del fatto che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vede nel rilancio del Sud Italia una delle sue principali missioni. In questo modo, invece, si pregiudica la competitività dei suoi porti. Per questo motivo chiediamo un'integrazione del bando che consenta anche al Sud di beneficiarne oppure la costituzione di un bando ad hoc per destinare i fondi anche al Meridione».

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Tag: economia