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28 marzo 2024, Aggiornato alle 09,52
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Politiche marittime

Revisione direttiva Ue Nis 2, per Federlogistica è centrale per i porti

Il presidente Merlo sottolinea l'importanza della modifica della direttiva, che entrerà in vigore entro l'anno e aiuterà le autorità portuali italiane a proteggersi dagli attacchi informatici

(Kreg Steppe/Flickr)

Sul fronte della sicurezza informativa questo sarà un anno importante, perché entrerà in vigore la direttiva europea Nis 2, che attiene alla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi. Estenderà il raggio di azione dell'attività digitale in settori delicati come i trasporti e i porti, amplierà gli obblighi delle grandi e medie imprese con sanzioni per chi non si adegua.

«Il sistema logistico e portuale italiano non può farsi trovare impreparato», secondo Luigi Merlo, presidente di Federlogistica. «Le risorse del PNRR per la digitalizzazione - continua - devono essere impiegate per aiutare le imprese ma anche le autorità di sistema portuale a strutturarsi. È il caso di ricordare che le stesse autorità si trovano a far fronte a carichi di lavoro rilevanti per la progettazione e l'implementazione delle opere da realizzare; e proprio in questo scenario devono poter contare su sistemi inviolabili, introducendo da subito la figura del cyber manager».

Un'organizzazione del genere ridurrebbe al minimo gli attacchi informatici, che in un apparato come il porto creano seri problemi alla logistica delle merci. Secondo Merlo, «solo un percorso di digitalizzazione che sfoci rapidamente in cyber security assessment e quindi nell'impiego dei relativi piani di gestione del rischio cyber può consentire un salto di qualità non più rinviabile. Il vero e unico faro per programmare e gestire i processi di innovazione tecnologica nei porti sono le autorità di sistema portuale e non è certo un caso che nel mondo importanti scali marittimi, come Barcellona o San Diego, proprio per la loro centralità e per le funzioni di regia complessiva, siano stati oggetto di cyber attack e per questo siano stati dotati di risorse, anche professionali, che consentano loro di gestire i processi di digitalizzazione e affrontare i cyber risk, anche per l'intera comunità portuale che governano».

La direttiva europea sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (o NIS) è il primo atto legislativo sulla sicurezza informatica approvato dall'Unione europea. È stato adottato il 6 luglio 2016 e costituisce una delle iniziative normative della strategia di sicurezza informatica per il decennio digitale dell'Ue, pubblicata il 16 dicembre 2020. Dall'Italia è stata recepita dal decreto lgislativo del 18 maggio 2018 e ha previsto l'implementazione di una strategia nazionale di sicurezza informatica. La direttiva NIS si rivolge a due tipologie di operatori: i soggetti pubblici o privati che forniscono servizi essenziali per la società e l'economia, definiti operatori di servizi essenziali (OES). Lavorano, per esempio, nel settore sanitario, nella distribuzione di acqua potabile e in alcune tipologie di infrastrutture digitali. Infine, l'altro operatore è il fornitore di servizi digitali (FSD) , cioè le persone giuridiche che forniscono servizi di e-commerce, cloud computing e motori di ricerca. 

«La trasformazione digitale – conclude Merlo – è anche al centro di un processo finalizzato a mutare i modi di fare governance delle autorità di sistema portuale e a renderli sempre più sinergici con gli obiettivi degli armatori, delle imprese e di tutti gli stakeholder che interagiscono nel mondo portuale italiano. Ma ora sono necessarie le risorse non solo economiche ma anche umane e professionali, senza le quali il processo di digitalizzazione continuerebbe a caratterizzarsi, come accaduto per troppo tempo, in slogan e non in fatti concreti».

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Tag: digitale