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02 novembre 2024, Aggiornato alle 18,30
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Politiche marittime

Ravenna, 45 assunzioni nella Cooperativa Portuale

Accordo tra l'autorità portuale e la totalità delle imprese terminalistiche per l'avviamento al lavoro e la formazione. I costi coperti al 50 per cento dallo Stato

Il porto di Ravenna (Porto Ravenna News/facebook)

Giovedì pomeriggio, nella sede dell'Autorità portuale di Ravenna, le imprese del porto e la Cooperativa Portuale hanno sottoscritto, alla presenza dell'assessora al Porto del Comune di Ravenna, Annagiulia Randi, e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali, un protocollo d'intesa per l'incremento dell'organico del soggetto autorizzato alla fornitura di lavoro portuale temporaneo. A sottoscrivere il protocollo, oltre al presidente dell'Autorità portuale, Daniele Rossi, e al presidente della Cooperativa Portuale, Luca Grilli, anche i rappresentanti delle ventidue imprese che svolgono operazioni portuali nel porto di Ravenna.

Si prevede l'impegno della Cooperativa Portuale ad immettere nella propria organizzazione operativa 45 nuovi lavoratori addetti alle prestazioni di lavoro portuale temporaneo e a garantire al nuovo personale adeguata formazione e avviamento. L'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico Centro Settentrionale provvederà al finanziamento del 50 per cento dei costi totali della formazione effettuata dalla Cooperativa Portuale, lasciando il restante 50 per cento a carico della Cooperativa. Le imprese firmatarie del protocollo, ovvero tutti i terminalisti del porto di Ravenna, si impegnano a coprire i maggiori costi che la Cooperativa Portuale potrebbe trovarsi a dover sostenere.

Un accordo che dovrebbe garantire la piena operatività dei portuali nei prossimi anni, con incrementi occupazionali e una maggiore velocità delle operazioni di carico e scarico della merce. Come spiega il presidente dell'autorità portuale, Daniele Rossi, «il protocollo nasce dalla volontà di attuare una politica volta alla continua qualificazione e riqualificazione dei lavoratori portuali per accrescere ulteriormente i livelli di sviluppo, di efficienza e di sicurezza delle operazioni portuali. Questo protocollo è stato possibile grazie al clima di confronto aperto con tutti gli operatori del nostro porto».

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