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26 agosto 2025, Aggiornato alle 16,52
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Armatori - Infrastrutture

Porto di Trieste, Grimaldi: "Maggiore concorrenza e un'opportunità per l'Italia e l'Europa"

La risposta dell'armatore partenopeo ad alcuni articoli apparsi sugli organi di stampa che paventano rischi per la stagione nello scalo giuliano


In risposta agli articoli apparsi su alcuni organi di stampa riguardo il rischio per la stagione di "porto modello" a Trieste, il Gruppo Grimaldi respinge con decisione i contenuti delle dichiarazioni riportate da Shipmag e attribuite a Samer secondo cui "Mit e AdSP intimano a DFDS di fare spazio ai traghetti Grimaldi".

La concorrenza è essenziale per garantire al mercato competitività e opportunità di scambi commerciali a condizioni favorevoli, come anche per permettere ai consumatori finali di acquistare beni e servizi alle migliori condizioni. Il Gruppo ritiene che l'ingresso di un operatore del suo calibro, che impiega le migliori navi in termini di tecnologia e capacità, possa solo portare beneficio al porto di Trieste, all'Italia e all'Europa, considerato che la maggior parte dei volumi in arrivo a Trieste sono destinati al centro Europa.

Grimaldi inoltre ricorda che Alternative Roro non era più da molto tempo un concorrente di DFDS, essendo stata acquisita proprio da quest'ultima.  Mentre Ulusoy serve solo la zona di Çeşme, a 600 km da Istanbul, e pertanto non può essere considerata una vera e propria concorrenza. Di fatto, bastano questi dati a dimostrare che prima dell'arrivo del Gruppo Grimaldi vigeva su Trieste un vero e proprio monopolio di DFDS.

Tale monopolio si è consolidato non solo in modo orizzontale con l'acquisizione di Alternative Roro (ad un prezzo molto più alto del valore di mercato), ma anche in maniera verticale, ossia alzando le barriere all'ingresso e acquisendo a prezzi molto più alti del valore di mercato aziende leader in Turchia nel settore della logistica e dei trasporti, come Ekol, eliminando implicitamente la possibilità per queste aziende di imbarcare con il Gruppo partenopeo. Mosse, queste, ritiene Grimaldi, chiaramente anti-concorrenziali.

Nonostante l'aumento dell'impiego di navi nelle linee Italia-Turchia, ribadisce Grimaldi, il mercato è cresciuto solo del 5%, il che dimostra che DFDS, pur avendo un terminal a Trieste, lasciando la metà degli ormeggi e delle banchine vuote nel proprio terminal, non ha sfruttato appieno le proprie potenzialità pur di creare un boicottaggio nei confronti del Gruppo Grimaldi. DFDS dispone di tutto lo spazio necessario per operare nel terminal Samer di Trieste, ma continua a inviare le proprie navi al terminal PLT per ostacolare il traffico del Gruppo Grimaldi, generandovi congestione e confusione con lunghe file di attesa di camion, che infondatamente pretende di addebitare alle navi Grimaldi.

Nonostante questo vero e proprio fuoco di sbarramento, il Gruppo Grimaldi sottolinea di essere riuscito a conquistare negli ultimi mesi circa il 45% del mercato Italia-Istanbul/Marmara, area in cui DFDS aveva il monopolio. Ecco la vera ragione delle polemiche, sentenzia l'armatore napoletano.