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08 novembre 2024, Aggiornato alle 18,37
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Politiche marittime

Porto di Livorno, cade in stiva ma la cella portapersone lo salva

Incidente senza particolari conseguenze grazie a un nuovo impalco a disposizione del terminal MarTerNeri, che ha permesso di recuperare velocemente il lavoratore


Un lavoratore portuale di Livorno è stato recuperato stamattina dalla stiva di una nave breakbulk senza conseguenze gravi e con relativa velocità. In appena dieci minuti, riferisce l'autorità di sistema portuale, grazie alla nuova cella portapersone che l'ente ha messo a disposizione del terminalista. 

«Siamo lieti di sapere che il lavoratore sta bene e siamo anche contenti di aver messo a disposizione del porto queste moderne celle portapersone», ha commentato la dirigente dell'autorità di sistema portuale, Cinthia De Luca. «I tempi di primo soccorso e recupero si sono ridotti del 95 per cento. Si tratta di un risultato importante che va a beneficio di tutta la comunità portuale».

Si è concluso quindi positivamente l'incidente che ha interessato un impiegato della Uniport, chiamato in porto dalla società terminalistica MarTerNeri per avviare dalla nave le operazioni di sbarco della cellulosa. Il ragazzo si trovava in stiva quando è caduto da una delle balle di carta, facendo un volo di un metro. A differenza di quanto accadeva in passato, quando ci potevano volere anche quattro ore per entrare in stiva con le imbracature e prestare il primo intervento di soccorso, i soccorritori sono saliti a bordo della cella portapersone, che è stata agganciata alla gru e fatta calare immediatamente nella stiva. Il ragazzo, che fortunatamente ha riportato soltanto danni di lieve entità, è stato soccorso e stabilizzato sulla barella in pochi minuti, dopodiché è stato tratto in salvo con la stessa cella portapersone e trasportato in ambulanza.

Tag: livorno - lavoro