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03 maggio 2024, Aggiornato alle 16,47
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Politiche marittime

Porto di Civitavecchia, archiviato l'accordo di secondo livello

Il Comitato di gestione vota all'unanimità l'accordo per il personale non dirigente dell'autorità di sistema portuale

Il porto di Civitavecchia

Si è tenuta questa mattina la seduta del Comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale del Tirreno Centro Settentrionale (porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta), pesieduta da Pino Musolino, lasciata aperta lo scorso 15 aprile a seguito della richiesta dei membri del Comitato di verificare, presso il ministero delle Infrastrutture, se la presa d'atto del Collegio dei revisori sull'accordo di II livello del personale dipendente non dirigente dell'ente fosse da considerarsi a tutti gli effetti un atto del Collegio stesso.

La seduta si è aperta con la prosecuzione, per la terza seduta, della discussione sull'accordo di II livello personale dipendente non dirigente, che dopo la discussione è stato votato all'unanimità. Votata anche ad unanimità, nel comitato dello scorso 15 aprile, la chiusura del contenzioso IP concernente la concessione relativa al porto di Fiumicino, dopo che lo stesso Comitato aveva dato il via libera ad un accordo transattivo per la definizione dei contenziosi pendenti tra le parti, mettendo la parola fine ad un'altra annosa questione che per tanto tempo aveva pesantemente condizionato l'attività dell'ente.

«Abbiamo finalmente chiuso definitivamente la questione inerente all'accordo di II livello dei dipendenti non dirigenti, e questa soluzione da me prospettata, assieme alle parti sociale e con il supporto del ministero delle Infrastrutture e di Assoporti, sarà un modello da adottare per tutto il comparto a livello nazionale. Voglio quindi ringraziare il Ministero che in questi mesi ci ha sempre sostenuto e supportato, Assoporti, i membri del Comitato di Gestione e tutti i dipendenti», ha affermato Musolino. «Lo scorso comitato - ha concluso - abbiamo anche portato a conclusione, finalmente, una vicenda pendente da anni fra noi e Italiana Petroli, questo ci permette, così, di diminuire il peso del contenzioso creatosi negli anni scorsi e che ha limitato fortemente l'autonomia complessiva gestionale dell'AdSP, ingessandone il bilancio».