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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Politiche marittime

Porto di Catania, Adsp abolisce diritti portuali e di security

Da gennaio 2023 le imprese portuali risparmieranno complessivamente un milione di euro l'anno. L'autorità portuale: "Tassazione obsoleta e non più necessaria"

Il porto di Catania (adspmaresiciliaorientale.it)

L'Autorità di sistema portuale della Sicilia Orientale ha emanato un'ordinanza che revoca a partire dal 2023 il pagamento dei diritti portuali a carico degli operatori del porto di Catania.

Per le imprese portuali di questo scalo il tributo pesa ad oggi, complessivamente, circa un milione di euro l'anno tra diritti portuali e di security. Un «notevole aggravio economico», riconosce l'autorità di sistema portuale siciliana, che «incide pesantemente sui bilanci degli stakeholder della comunità portuale, indebolendo e a volte compromettendo le potenzialità dello scalo etneo e del sistema portuale nel suo complesso».

«È revocata - si legge nell'ordinanza - l'applicazione dei diritti portuali e della security fee, estesa anche agli oneri concessori, così come regolamentati dalle Ordinanze n. 12/09 e n. 04/15 adottate dalla ex Autorità Portuale di Catania e dall'Ordinanza n. 14/20 disposta dalla scrivente Autorità, sulle concessioni del demanio marittimo della circoscrizione territoriale del Porto di Catania». La decisione è facilitata anche dal buono stato di salute economico e finanziario dell'autorità di sistema portuale, permettendole di gestire i servizi essenziali anche senza questi introiti, abolendo una tassazione «obsoleta e non più necessaria».

«Stiamo mettendo in campo ogni azione utile a incrementare la competitività dei nostri scali», afferma il presidente dell'Autorità di sistema portuale della Sicilia Orientale, Francesco Di Sarcina, «in questa ottica, pur non sottovalutando il ruolo che in un determinato momento storico i diritti portuali hanno rivestito, riteniamo sia giunto il momento di concludere questa esperienza e di imprimere un maggiore sforzo verso una governance attenta ai bisogni degli operatori portuali e capace di mettere in campo iniziative di accrescimento delle capacità attrattive dei propri porti. Siamo convinti - conclude Di Sarcina - che queste iniziative, unite a quelle dirette a potenziare le infrastrutture, oggi in corso di realizzazione, daranno maggiori chance di crescita all'intera economia siculo-orientale».

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Tag: catania - tasse