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10 maggio 2025, Aggiornato alle 07,48
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Infrastrutture

Porti Ue, regole a parte per i contratti di concessione

La Commissione comunitaria per il Mercato Interno e la protezione dei consumatori (IMCO) ha approvato una direttiva sulla materia che prevede norme speciali per le Autorità portuali


Ieri a Bruxelles è stato approvato un percorso normativo "a parte" per l'aggiudicazione dei contratti di concessione nei porti europei. La Commissione per il Mercato interno e la protezione dei consumatori (IMCO) del Parlamento comunitario ha infatti adottato la propria relazione sulla proposta di direttiva che regola la materia, con una formulazione che esclude gli scali marittimi e quelli interni dall'ambito di applicazione della direttiva stessa. Lo ha reso noto l'European Sea Ports Organisation (ESPO) precisando che il testo che ha avuto il via libera della Commissione fissa una condizione importante, e cioè che le Autorità portuali debbano stabilire solamente le condizioni generali per l'utilizzo delle aree portuali, senza diventare destinatari di opere o servizi forniti dalle imprese terminaliste. "Ma questa formulazione - ha affermato il segretario generale di ESPO, Patrick Verhoeven - potrebbe introdurre una certa ambiguità. Accade talvolta che, quando un contratto giunge alla sua scadenza, l'Autorità portuale sia destinataria di opere realizzate da un'impresa terminalista, divenendone di fatto proprietaria. In una procedura intenzionale, il termine ‘Acquisizione' sarebbe stato più esplicativo".

foto in copertina: European Parliament