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17 marzo 2025, Aggiornato alle 09,00
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Più infrastrutture e meno burocrazia. Il pressing di Federagenti sul governo

All'assemblea degli agenti marittimi, il presidente Filippo Gallo si dice ottimista su un futuro con "spiragli di superamento della crisi", ma non senza una riforma portuale adeguata e un Piano della logistica che coinvolga tutti


«Nel corso del 2010 abbiamo incominciato a vedere uno spiraglio di superamento della crisi con un'articolata ripresa dei traffici ed è proprio per questo che chiediamo alle Istituzioni di supportarci». Con questo ottimismo Filippo Gallo, presidente Federagenti, ha inaugurato l'Assemblea dei Soci della federazione tenutasi a Roma nei giorni scorsi.
«Noi siamo esponenti di una delle eccellenze dell'economia italiana ha continuato Gallo - non chiediamo politiche di assistenzialismo ma adeguamento delle infrastrutture e semplificazioni normative, snellimento delle procedure doganali  e interventi mirati quali riduzione delle accise per i carburanti per i mezzi di servizio dei porti e parziale fiscalizzazione degli oneri sociali dei dipendenti delle imprese portuali e terminalisti».
In un momento storico in cui i porti italiani sono schiacciati da una parte dai porti del Nord Europa e dall'altra da quelli del Nord Africa, Gallo ha commentato anche lo stato dell'arte del Piano Nazionale della Logistica e della legge di riforma sui porti.
Relativamente al Piano della Logistica, Gallo ha evidenziato come «gli sforzi del sottosegretario Giachino per individuare i porti fra i punti nodali per una pianificazione strategica delle logistica, hanno tutto il nostro sostegno. Ora è il momento di fare squadra e cercare di incidere sul governo per avviare progetti concreti quali collegamenti fra porti e retro porti e individuazione di sistemi di porti da collegare alle reti Ten/T». «Soprattutto alla luce della carenza delle risorse pubbliche – prosegue il presidente Federagenti - abbiamo ritenuto opportuno proporre tre sistemi di Porti: Alto Tirreno, Alto Adriatico e Centro Sud, su cui concentrare gli sforzi economici sia pubblici che privati per la specializzazione dei terminali e dei porti già esistenti e per convogliare ulteriori risorse per le infrastrutture di collegamento tra i porti e le piattaforme logistiche.
«Per quanto riguarda la legge di riforma, è fondamentale inserire delle misure strategiche che possano aiutare il sistema del nostro paese a recuperare competitività:
- Autonomia finanziaria per le Autorità portuali
- Razionalizzazione del numero delle Autorità Portuali
- Provvedimenti per la diminuzione del costo del lavoro
- Snellimento delle nomine dei presidenti delle Autorità Portuali
- Previsione di un Autorità di coordinamento delle attività Portuali
All'incontro di Roma è intervenuto anche il Sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino che ha ribadito la strategicità dei Porti e della Logistica per l'economia del Paese ed ha annunciato che la categoria degli Agenti Marittimi sarà chiamata ad intervenire concretamente nell'implementazione del Piano della Logistica.
Durante la parte pubblica dell'Assemblea sono intervenuti l'Ammiraglio Marco Brusco, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Cosimo Caliendo, Direttore Generale del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Ugo Salerno, Amministratore Delegato del Rina ed è stato consegnato il primo certificato di Buona Governance - Ego a Alessandro Barberis Amministratore Delegato dell'Agenzia Marittima Medov di Genova.
Il progetto Ego ha l'obiettivo di promuovere l'eccellenza tra gli Agenti e i Mediatori Marittimi sotto il profilo della qualità, della tutela ambientale, della sicurezza dei lavoratori e della responsabilità sociale, passa attraverso la definizione interna degli standard, la validazione da parte degli stakeholder  (Ministero dei Trasporti, Comando Generale delle Capitanerie di Porto, Assoporti, Confitarma e Fedarlinea) e la verifica da parte del Rina.