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19 marzo 2024, Aggiornato alle 09,20
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Armatori - Infrastrutture

Nuovo servizio Genova-Pireo al Vado Gateway

Operativo da metà ottobre e gestito da Diamond Line (gruppo Cosco), scalerà settimanalmente il grande e nuovo terminal container della Liguria

Il terminal Vado Gateway di Genova

Nuovo servizio per il container terminal di Vado Gateway, una delle più grandi infrastrutture portuali realizzate in Italia negli ultimi decenni, gestita da APM Terminals Vado Ligure, inaugurata a dicembre scorso e operativa da febbraio.

Da metà ottobre verrà attivato VAX, nuovo servizio di Diamond Line - gruppo Cosco - che scalerà settimanalmente Genova collegandola al porto del Pireo. Un passo importante, secondo Vado Gateway, «nel percorso di crescita dopo l'avvio dell'operatività avvenuto lo scorso febbraio e assume particolare rilevanza anche alla luce della congiuntura economica causata dall'emergenza sanitaria Covid-19». La linea avrà priorità di collegamento al porto del Pireo con le principali linee da e per Far e Middle East, India, Oceania, Turchia ed Est Mediterraneo.

«Davvero un'ottima notizia per il nostro terminal», commenta Paolo Cornetto, amministratore delegato di APM Terminals Vado Ligure, e un'ottima notizia anche per Genova che negli ultimi mesi ha visto ridimensionarsi alcuni approdi. «Ci dà grande entusiasmo e fiducia per il futuro – continua Cornetto - i nostri partner cinesi hanno voluto aprire Vado Ligure al mondo, collegando il nostro scalo al Pireo, porto attraverso il quale tutti i mercati globali potranno essere raggiunti. Il nostro team è pronto a supportare l'attività del Gruppo Cosco, offrendo un servizio di eccellenza. Il percorso di crescita di Vado Gateway può ripartire».

VAX si affiancherà alle altre linee marittime attive a Vado Ligure con scali settimanali (ME2 e L75) e, da un punto di vista organizzativo, non modificherà gli attuali assetti.

Vado Gateway, adiacente al grande hub della frutta del reefer terminal, ha una banchina lunga 700 metri, fondali fino di 17 metri e  un'altezza di 4,5 metri sopra il livello del mare. Può operare su grandi navi di ultima generazione (ULCS – Ultra Large Container Ships) e, a regime, sarà in grado di movimentare circa 900 mila TEU l'anno con un obiettivo intermodale su ferro del 40 per cento.