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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Infrastrutture

Nuova diga foranea di Genova, ok del Consiglio superiore dei lavori pubblici

L'opera marittima più costosa di sempre riceve un'importante autorizzazione. Prossimo passo, VIA ambientale e poi avviso esplorativo per avviare l'appalto e i cantieri

Il porto di Genova. Sulla destra, la diga foranea

Il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha approvato il progetto della nuova diga foranea del porto di Genova, ovvero lo spostamento e l'allargamento del bacino di accesso di uno dei principali porti italiani. Un'opera di ingegneria marittima tra le più complesse e costose. Da parte del Consiglio, quindi, parere favorevole con prescrizioni e raccomandazioni sul progetto di fattibilità tecnico-economica. 

L'opera migliorerà l'accessibilità marittima al bacino storico e alle banchine che si affacciano sul canale di Sampierdarena. Prossimo passo autorizzativo, la valutazione di impatto ambientale, dall'Autorità di sistema portuale (Adsp) della Liguria Occidentale il 17 settembre al ministero della Transizione Ecologica, mentre il 2 novembre scorso è stata indetta la conferenza dei servizi decisoria (ex art 14 comma 2 – 14 bis legge n. 241/1990).

Conclusa la fase approvativa, si procede con l'avviso esplorativo per selezionare gli operatori a cui affidare l'appalto che comprende la progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori.

Il progetto prevede la separazione del traffico merci da quello crociere con l'apertura a Levante. Se le tappe progettuali procederanno senza intoppi, nel 2022 potrebbero avviarsi i cantieri che sposteranno la diga foranea attuale allargandone il bacino di ingresso. L'avanzamento a mare è di circa mezzo chilometro, per una lunghezza di poco meno di 5 chilometri su fondali medi di 40 metri. Fatta l'opera, potranno entrare navi portacontainer fino a 22 mila teu. Il costo complessivo è di circa 1,3 miliardi di euro ma in una prima fase ne saranno spesi 950 milioni, di cui 250 milioni coperti dall'Adsp mentre 700 milioni dovrebbe metterli il governo tramite anche il Recovery Fund.

C'è il nodo aeroporto: una diga più lontana permette l'ingresso di navi più grandi che a loro volta richiedono gru più alte, creando problemi agli aerei che devono atterrare nell'aeroporto poco distante.

Paolo Emilio Signorini, presidente dell'Adsp, ha detto che la nuova diga foranea di Genova «rappresenta un'opera fondamentale per migliorare l'accessibilità marittima meridionale al Corridoio TEN-T Reno – Alpi, come più volte affermato nei principali documenti di politica dei trasporti dell'Unione Europea». Il progetto approvato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici include l'analisi costi benefici e il dibattito pubblico.

Marco Bucci, sindaco di Genova, auspica un «iter amministrativo velocissimo ed efficace per dare alla città il prima possibile le ricadute economiche ed occupazionali che necessitano per sviluppare il primo porto del Mediterraneo e la valida alternativa ai porti del Nord».

Per il governatore della Liguria, Giovanni Toti, il parere favorevole «conferma il buon lavoro fatto dagli uffici degli enti territoriali e dell'AdSP del Mar Ligure Occidentale, per nulla scontato visto il difficile percorso autorizzativo e la complessità intrinseca dell'opera, una delle più imponenti che si andranno a realizzare in tutto il Mediterraneo nei prossimi anni. Credo che la storia di questa infrastruttura sia l'ennesima dimostrazione del buon funzionamento del ‘modello Liguria': un dibattito pubblico profondo e in grado di coinvolgere tutte le parti interessate, ma senza diventare un buco nero di discussioni sterili e infinite, una collaborazione istituzionale fra tutti gli enti interessati e la capacità di coinvolgere le migliori eccellenze italiane nella sua progettazione e, più avanti, nella sua realizzazione. La nuova Diga, unitamente al Terzo Valico i cui lavori procedono spediti, e alla Gronda per la quale è recentemente arrivato anche il placet del ministro Giovannini, consentiranno al nostro sistema portuale di diventare più efficiente, più moderno e capace di movimentare quantitativi sempre maggiori di merci e persone, potendo così fare concorrenza diretta agli scali del Nord Europa».

Tag: genova