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17 aprile 2024, Aggiornato alle 18,17
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Northern Sea Route, la rotta low cost

È il passaggio artico a Nord-Est. Non si paga dazio al Suez né la clausola pirati alle assicurazioni. Navigare lì in questo periodo è possibile e i tempi e i costi sono esponenzialmente inferiori


Si sa che per le navi la scelta della rotta antartica al posto di quella tradizionale comporta un notevole risparmio di chilometri percorsi ed emissioni. Quanto poco faccia bene ad un ambiente quale quello delicatissimo dell'estremo Nord anche questo si sa. Intanto il consiglio dell'Oceano Artico, un organismo che raccoglie gli otto Paesi che hanno influenza su questo territorio, stanno pensando seriamente di utilizzare questa rotta in questo periodo, forse l'unico in cui si può tranquillamente navigare. «Ci aiuterà a tagliare le emissioni prodotte dalle navi, i tempi di viaggio e il 40% dei costi di trasporto» dicono da Tokyo.
La rotta è la North Sea Cycle Route e sostituisce la tradizionale Asia-Europa via Suez. Il risparmio e capitale: ben 13mila chilometri in meno e 25 giorni di viaggio rispetto  ai 31 del Sud. Infine, oltre all'assenza di pedaggio per il Suez, ma se il North Sea Route diventasse abituale la Russia certamente si farebbe pagare qualcosa per un passaggio in Siberia, c'è la ciliegina sulla torta: i costi delle assicurazioni sarebbero un'inezia rispetto al salasso che ogni armatore subisce quando passa per il golfo di Aden, zona infestata dai pirati.
Intanto la Nordic Bulk Carriers sta pianificando il trasporto di sei o otto carichi da 70mila tonnellate di minerale di ferro dalla Russia alla Cina usando il passaggio a Nord-Est. La compagnia calcola di risparmiare 23 giorni rispetto ai 43 necessari attraverso il Suez, tagliando il consumo di mille tonnellate di carburante. Risparmio? 5,2 milioni di dollari.
Un po' di storia da wikipedia. l passaggio a nord-est è una rotta che, partendo dal mare del Nord, prosegue nel mare Glaciale Artico lungo la costa della Siberia e, attraversato lo stretto di Bering e il mar di Bering, raggiunge l'oceano Pacifico.
Il primo esploratore che tentò di percorrere il passaggio fu l'inglese Hugh Willoughby, che nel 1553 guidò una spedizione che, dopo aver avvistato l'arcipelago della Novaja Zemlja, riuscì a raggiungere la Lapponia.
Il primo a percorrere completamente il passaggio fu invece l'esploratore svedese Adolf Erik Nordenskjöld che, partito da Göteborg il 4 luglio 1878, con la baleniera Vega, dopo essere rimasto bloccato dai ghiacci nei pressi dello stretto di Bering nel settembre 1878, se ne liberò dieci mesi dopo, riuscendo a raggiungere infine il porto di Yokohama.
Tra il 1932 e il 1964 operò in Unione Sovietica la Direzione generale della Rotta Marittima del Nord, un ente pubblico costituito allo scopo di gestire la navigazione sulla rotta marittima artica tra l'Europa e il Pacifico.