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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Infrastrutture - Personaggi

Nasce la holding portuale di F2i. Masucci presidente

Il principale fondo di investimento italiano ribattezza Porto di Carrara "F2i Holding Portuale". Spirito: "Perdo un pezzo ma guadagniamo in sviluppo"

Umberto Masucci

di Paolo Bosso

F2i, il principale fondo d'investimento italiano, nato nel 2007 e attivo nelle infrastrutture, annuncia la creazione di un ramo dedicato alla portualità, "F2i Holding Portuale" (FHP), che va a sostituire la società terminalista Porto di Carrara, acquisita da F2i a giugno che nei terminal di Marina di Carrara, Venezia e Chioggia.

Presidente del consiglio di amministrazione di FHP è Umberto Masucci, storica figura del cluster marittimo italiano, ex presidente di Fonasba (associazione mondiale degli agenti marittimi) e membro del Comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale della Campania, nominato nel 2016 dal sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Luigi de Magistris, incarico su cui ha già rassegnato le dimissioni. Una carica operativa per il presidente nazionale del Propeller Club e vicepresidente della Federazione del Mare, vista l'esperienza e le competenze di cui dispone.

FHP è specializzata nei carichi secchi: project cargo, prodotti ferrosi, granaglie, per esempio. E questo dovrebbe confortare chi teme che la presenza di un fondo di investimento così grosso destabilizzi l'attività portuale, investendo in progetti poco sicuri se non speculativi. «Il container ha una sua verticalità tra armatore, agente marittimo, spedizioniere, autotrasportatore. Ma il cuore dell'economia italiana è il lavoro sulla trasformazione delle merci più il puro trasporto», spiega Masucci, «il fatto che F2i investa così tanto nel settore dei carichi secchi è molto importante per tutti». 

«Le infrastrutture portuali costituiscono uno snodo strategico per la competitività e l'economia nazionale», aggiunge Renato Ravanelli, amministratore delegato di F2i, «sono certo che FHP sarà in grado di cogliere le opportunità di crescita di un settore ancora frammentato».  

«Abbiamo ora la grande sfida di replicare nel settore portuale i successi ottenuti da F2i negli aeroporti italiani», conclude Masucci. 

Spirito: "Perdo un pezzo ma guadagniamo sviluppo"
Certo non contento per aver perso un pezzo importante del Comitato portuale, il presidente dell'Autorità di sistema portuale del Tirreno centrale, Pietro Spirito, considera il nuovo incarico di Masucci «una grande opportunità per il futuro della portualita' italiana. I porti della Adsp del mar Tirreno Centrale perdono nell'immediato un validissimo consigliere del Comitato di gestione ma guadagnano in prospettiva la possibilità di entrare in un circuito di investimenti e di sviluppo. F2i, come ha fatto sinora per gli aeroporti, può costituire un veicolo fondamentale di modernizzazione e di sviluppo anche nel settore portuale del nostro Paese. Le competenze professionali ed il rigore morale di Umberto Masucci sono un valore aggiunto davvero rilevante per questa operazione. Sono certo che Umberto Masucci saprà valorizzare le potenzialità della nostra portualita' nel nuovo ruolo professionale che è chiamato a svolgere».

Il portafoglio di F2i include 19 società, tra cui 6 scali aeroportuali (Bologna, Trieste, Napoli, Torino, Milano, Alghero), 6 società energetiche (2i Rete Gas, E2i Energie Speciali, EF Solare Italia, RTR, San Marco Bioenergie, Veronagest), 4 di telecomunicazione (EI Towers, Irideos, Software Design, SIA), una autostradale (Infracis), una idrica (IREN Acqua) e una di infrastrutture sociali (Kos).

Tag: f2i - carrara - nomine