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18 aprile 2024, Aggiornato alle 11,20
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Napoli, merci più facili all'export

Alessandro Fedele ( nella foto ) e la Maggio & C. dopo l'import avviano l'informatizzazione del manifesto doganale in partenza. "È una piccola rivoluzione della burocrazia, meno carte e più colloquio telematico. Merci in uscita più veloci e sicure", raccontano i protagonisti


Sta avvenendo una piccola rivoluzione nella burocrazia che regolamenta la gestione delle merci in uscita nel porto di Napoli, in anticipo rispetto agli altri porti italiani.  Questa "piccola rivoluzione" riguarda l'informatizzazione del manifesto doganale di partenza e il visto uscire, ovvero l'elenco di tutte le merci destinate all'esportazione, al transito e a quelle rimaste a bordo nave. Il manifesto di tipo telematico è già utilizzato da tempo per le merci in arrivo ma nessuno, a parte lo scalo di Gioia Tauro e qualche altro piccolo porto della penisola, aveva mai provato a fare lo stesso per quelle in uscita. Ci ha pensato Alessandro Fedele (nella foto), consulente informatico specializzato nello sviluppo di sistemi gestionali dedicati al settore doganale e che da circa due anni lavora ad un software dedicato per la gestione informatica del manifesto di partenza. Oltre a lavorare per numerosi operatori doganali del porto di Napoli e Salerno, Fedele offre attualmente la sua attività di consulenza anche per la casa di spedizioni Maggio&C.
Il problema principale per la gestione del traffico in dogana risiede nell'organizzazione burocratica: enormi quantità di bollette doganali di esportazione rimbalzano tra il terminal portuale e le dogane per poter autorizzare l'imbarco o lo sbarco. La dichiarazione per il manifesto di partenza, avvenendo per la maggior parte attraverso documenti cartacei, rischia costantemente di "sommergere" spedizionieri,  operatori portuali e funzionari doganali da una quantità smisurata di pratiche doganali. «Il momento su cui si è sempre maggiormente focalizzata l'attenzione riguarda l'arrivo più che la partenza» racconta Fedele dagli uffici di Maggio&C a via Melisurgo. «Ora con il pre-clearing – spiega – occorre avere in anticipo telematicamente tutte le informazioni richieste affinché lo sbarco sia fatto nel più breve tempo possibile. La scelta logistica di anticipare le operazioni in entrata ha indirettamente "trascurato" quelle in uscita, prediligendo le dichiarazioni cartacee a quelle telematiche. Così ho pensato – prosegue Fedele – di applicare il manifesto doganale meccanizzato anche per le merci in uscita, utilizzando tra l'altro informazioni già presenti. E' bastato integrare il numero di Mrn (Movement Reference Number) al software gestionale dei terminal creando infine una trasmissione dei dati già esistenti tra terminal e spedizionieri doganali». 
L'A.E.S. (Automated Export System) è il tracciamento elettronico delle operazioni di esportazione tra i paesi comunitari e prevede il rilascio per ogni dichiarazione di esportazione del Movement Reference Number (Mrn), uguale in tutti i Paesi comunitari. «Il mio software – continua Fedele - dialogando con quello usato nel terminal, permette il colloquio telematico tra quest'ultimo e gli spedizionieri nave per consentire la presentazione elettronica del manifesto di partenza con incluse le merci destinate all'export a cui viene applicato il visto uscire automatizzato». In questo modo si risolvono molti problemi: per la dogana si scongiura il rischio di trovarsi quintali di bollette Mrn senza visto uscire che altrimenti andrebbero controllate uno alla volta, e gli spedizionieri merci non dovranno più preoccuparsi di rischiare di vedersi annullati gli Mrn senza visto uscire o di dover andare a procedere a posteriori con ulteriori adempimenti. Presso lo scalo campano attualmente sono state meccanizzate cinque portacontainer, quattro Msc e una Yang Ming.
«Una buona burocrazia, almeno nei porti, non è determinata dalla centralizzazione ma da un dialogo costante tra dogana, spedizionieri e terminalisti in uno scambio continuo che renda più difficile l'errore e più facile lo sdoganamento». Farlo con un software che spedisca istantaneamente una buona parte dei certificati e delle autorizzazioni è un bel passo avanti. Alessandro Fedele è stato il primo a intuire e promuovere questa soluzione e il porto di Napoli potrà essere il primo in Italia a istituirlo ufficialmente grazie alla collaborazione del terminal principale del nostro scalo, Conateco, della dogana, degli spedizionieri nave e della ditta Maggio che ha dato la maggiore collaborazione ai test, «cosi come siamo stati i primi, sempre a Napoli – aggiunge Fedele - a trasmettere telematicamente i manifesti doganali di arrivo e le dichiarazioni doganali di import/export». «Farlo ora che non è obbligatorio – conclude Fedele - costituirà un grosso vantaggio per il porto di Napoli quando tutti gli altri scali dovranno farlo per legge».
Paolo Bosso 

Le navi recentemente meccanizzate con la trasmissione telematica:

Msc Uganda del 26/02/10, 230 contenitori imbarcati in esportazione (con Mrn)
Msc Clara del  24/03/10, 80 contenitori imbarcati (con Mrn)
Msc Debra del 30/03/10, 500 contenitori imbarcati (con Mrn)
YM March del 30/03/2010, 450 contenitori imbarcati (con Mrn)
Hs Humboldt, del 01/04/2010, 250 contenitori imbarcati (con Mrn)