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10 maggio 2025, Aggiornato alle 07,48
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Infrastrutture

Napoli, la situazione non si sblocca. Persi 5mila teu

Venerdì è stato il quinto giorno di sciopero al terminal Conateco. Confronto operatori-lavoratori alla Stazione Marittima


di Paolo Bosso (da La Repubblica di Napoli del 27 luglio 2013) 
 
Il porto di Napoli è in fibrillazione. Quattro giorni di sciopero [fanno sei con sabato e domenica] al terminal container Conateco cominciano a farsi sentire. Quattro le portacontainer dirottate finora, che fanno salire a 5mila i contenitori dirottati su altri porti. «E' il 2% del traffico annuale» commenta il presidente Assoagenti Andrea Mastellone. Secondo il segretario interprovinciale Fai Ciro Russo la catena logistica dell'autotrasporto perde ogni giorno 400mila euro per le mancate consegne.
Venerdì una conferenza stampa alla Stazione Marittima si è trasformata in un confronto con una cinquantina di operai. Per gli agenti marittimi c'era Mastellone, poi gli spedizionieri Antonio Sticco (Accsea), Domenico De Crescenzo (Fedespedi) e Augusto Forges (Assospena), infine Russo della Fai. Dall'altro lato i lavoratori. La tensione era alta, ma il nemico era altrove visto che gli operai ce l'hanno con la dirigenza, colpevole di aver tradito la loro fiducia con quel provvedimento del 22 luglio che stabiliva la sospensione dei ticket e dei "bonus di presenza giornaliero" ai turnisti. Dalla riunione alla Stazione Marittima il porto esce in stallo, con gli operai da un lato che vogliono il mantenimento dello status quo ante 22 luglio, la dirigenza Conateco dall'altro lato che per ora tace, e gli operatori dello scalo in mezzo.
 
Nella foto, Ciro Russo del Fai parla con i lavoratori