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26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
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Mega project cargo dal porto di Marina di Carrara

Una delle più "pesanti" spedizioni mai fatte, un pezzo di LNG Canada, un grande terminal di gas da 40 miliardi di dollari in costruzione nella Columbia Britannica. A gestire le operazioni, FHP Holding Portuale

LNG Canada, il terminal per l'esportazione di gas in costruzione nella Columbia Britannica (lngcanada.ca)

Il porto di Marina di Carrara ha effettuato oggi uno dei più "pesanti" project cargo della storia del porto, un pezzo di LNG Canada, un terminale per la liquefazione, lo stoccaggio e il carico di gas naturale liquefatto in corso di realizzazione in Canada. Un telaio, il modulo più grande mai costruito in Toscana, del peso di 2,800 tonnellate. La complessa operazione ha coinvolto cento persone e sono state necessarie ben 70 mila ore di lavoro per condurla a termine. A gestire l'operazione, il terminalista FHP Holding Portuale.

Sarà la nave Big Lift Barenz a trasportare la struttura da Carrara al porto di Kitimat, nella Columbia Britannica. Responsabile della spedizione è Bolloré, che ha acquisito il lavoro di Grillage e Seafastening dal cliente finale e selezionato il gruppo FHP come partner, chiamato ad effettuare l'attività di prefabbricazione della carpenteria di supporto al trasporto marittimo dei moduli, i grillage, realizzati nell'officina meccanica di FHP Lifting, società del gruppo specializzata nella costruzione dei mezzi per movimentare le merci fuori misura. Con il supporto delle squadre specializzate del terminal di Carrara si è occupata anche dei montaggi sulla nave, il sea-fastening, il fissaggio dei carichi su un mercantile, in questo caso un'operazione particolarmente delicata: 800 tonnellate totali di materiale costruiti secondo l'ingegneria del cliente finale. Prefabbricato, assemblato e montato sulla nave prima della spedizione verso il Canada.

In costruzione nel porto di Kitimat, LNG Canada sarà il più grande terminal portuale di gas della Columbia Britannica, con un costo stimato di 40 miliardi di dollari. È costruito da Shell e una volta operativo, nel 2025, sarà il primo a esportare carburante dal Canada a bordo di petroliere. Il picco della costruzione inizia quest'anno e durerà fino al 2024, per essere operativo nel 2025. Nei prossimi tre anni lavoreranno al cantiere fino a 7,500 lavoratori a rotazione, con alloggi per 4,500 persone nella zona di Kitimat.

Per il presidente dell'Autorità di sistema portuale della Liguria Orientale, Mario Sommariva, si tratta di continuare a sostenere «questa strategia di sviluppo, che deve vedere nel nuovo piano regolatore portuale e negli imminenti lavori per il nuovo waterfront le tappe fondamentali per costruire il futuro». «Vogliamo continuare a crescere nel  project cargo, insieme alle basi di  Marghera e Monfalcone, condividendo best practices e integrando i servizi. Anche nei traffici tradizionali Carrara sta riacquistando un ruolo di prim'ordine, facendo squadra con gli altri terminalisti per aumentare il valore che il porto genera in termini di traffici e di ricadute per il territorio», commenta Alessandro Becce, amministratore delegato di FHP Holding Portuale.  

FHP Holding Portuale, il terminalista di F2i Holding Portuale, è oggi il primo operatore portuale italiano nel settore delle rinfuse, attivo nell'Alto Adriatico e nel Tirreno in otto terminali in gestione, più magazzini e infrastrutture intermodali di interconnessione. 13 società operative, oltre 500 dipendenti e 10 milioni di tonnellate di merci movimentate annualmente.

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