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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Infrastrutture

Marina militare, Fincantieri avvia costruzione secondo sommergibile

Un near future submarine sulla base della classe U-212A, di progettazione tedesca. Il primo sarà consegnato nel 2027


Con il taglio della lamiera presso lo stabilimento di Muggiano (La Spezia) è iniziata oggi la costruzione del secondo dei tre sottomarini di nuova generazione del programma di acquisizione U212NFS (Near Future Submarine) della Marina militare italiana. Originariamente dovevano essere due ma nei giorni scorsi il Parlamento italiano ha autorizzato la costruzione di una terza unità di questo tipo.

Il programma, che comprende due battelli contrattualizzati nel 2021 con consegne previste nel 2027 e nel 2029, oltre a una terza unità, che ha ricevuto l'approvazione parlamentare e il relativo in service support e la realizzazione del centro di formazione, è gestito da OCCAR, l'Organisation Conjointe de Coopération en matière d'Armement, l'organizzazione internazionale di cooperazione per gli armamenti.

Si tratta di unità di nuova generazione, near future submarine (NFS), basate sulla classe U-212A la cui progettazione, di origine tedesca, risale al 1994. Le modifiche progettuali alla classe U-212A sono significative e sono sviluppate autonomamente da parte di Fincantieri in accordo ai requisiti della Marina militare. Nei prossimi anni andranno a sostituire l'attuale flotta subacquea italiana, basata su quattro unità della classe "Sauro". Servono inoltre a tenere aggiornato questo comparto della Marina, consolidando i vantaggi tecnologici e offrendo lavoro per i prossimi anni all'indotto delle piccole e medie imprese della cantieristica navale.

I compiti che i sottomarini svolgono quotidianamente vanno dalle missioni prettamente militari, l'antipirateria, la sicurezza delle vie di approvvigionamento energetico e dei flussi di dati, per esempio quelli dei cavi sottomarini che trasmettono internet tra un continente e l'altro, sempre nell'ambito delle alleanze NATO e UE. Alle missioni prettamente militari si vanno ad aggiungere quelle inerenti la libertà di navigazione, l'antipirateria, la sicurezza delle vie di approvvigionamento energetico e flusso dati (in virtù delle risorse dei fondali e delle infrastrutture subacquee presenti), il rispetto del diritto internazionale, la lotta al terrorismo, la tutela delle frontiere esterne, la salvaguardia delle infrastrutture marittime, incluse quelle vitali off-shore e subacquee, e non ultimo  la salvaguardia degli ecosistemi marini.

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, Joachim Sucker, direttore di OCCAR, e Giuseppe Abbamonte, direttore della direzione degli Armamenti Navali – NAVARM, accolti dal presidente e dall'amministratore delegato di Fincantieri, Claudio Graziano e Pierroberto Folgiero, insieme al direttore generale della Divisione Navi Militari di Fincantieri, Dario Deste.