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09 novembre 2025, Aggiornato alle 18,50
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Infrastrutture

Adriatico Meridionale, lieve calo dei traffici nei primi nove mesi. Ma aumentano i crocieristi

Nonostante la flessione, la movimentazione delle merci resta ampiamente superiore ai livelli pre-pandemia


Anche in un contesto economico complesso, i primi nove mesi del 2025 confermano la solidità del Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale che mantiene performance di assoluto rilievo, attestandosi su volumi di traffico che restano ampiamente superiori ai livelli pre-pandemia.

Nei sei porti del Sistema (Bari, Brindisi, Barletta, Manfredonia, Monopoli e Termoli) l'andamento dei traffici riflette le complessità del quadro economico e le complesse dinamiche che stanno interessando l'economia mondiale. La crisi geopolitica internazionale, l'instabilità dei mercati energetici, i numerosi focolai di guerra, la contrazione dei consumi e l'aumento dei costi logistici hanno inciso sull'intera catena di approvvigionamento, determinando una contrazione generalizzata dei flussi commerciali e una revisione delle strategie degli operatori del trasporto marittimo. L'Autorità di Sistema, tuttavia, ha dimostrato un contrasto a tali complessità tale da mantenere salda la sintesi economico-finanziaria dell'ente.

In questo contesto, infatti, il Sistema dell'Adriatico Meridionale ha dimostrato una notevole capacità di tenuta, mantenendo volumi di traffico solidi e superiori ai livelli pre-pandemici e confermandosi infrastruttura strategica per la connettività dell'Italia meridionale e per gli scambi con i Paesi dell'area balcanica e del Mediterraneo orientale.

Da gennaio a settembre 2025, il Sistema ha registrato oltre 4.000 accosti, con una riduzione del 6% rispetto allo stesso periodo del 2024, ma con un dato che resta superiore del 12% rispetto al 2019, anno pre-Covid. Le merci movimentate superano i 12 milioni di tonnellate, con una flessione del 7%; il quadro generale, tuttavia, mostra un sistema in equilibrio, sostenuto dal buon andamento di alcune categorie merceologiche strategiche.

Le rinfuse solide segnano un incremento del +13%, trainate dai cereali (+23%) e dai teu (+40%), in crescita costante negli ultimi sette anni. Proprio in tal senso, è interessante soffermarsi sulla movimentazione dei cereali, nello specifico il grano duro, tenero e il mais che raggiunge il +23% rispetto all'anno precedente, con più 1,8 milioni di tonnellate. Il traffico Ro-Ro e Ro-Pax, con oltre 243mila mezzi movimentati, registra un lieve calo rispetto all'anno precedente ma resta in crescita rispetto al 2019.

I passeggeri traghetti superano 1,5 milioni di unità, con una sostanziale stabilità sul biennio precedente; mentre continua la corsa del comparto crocieristico che supera i 516 mila crocieristi transitati attraverso i porti del sistema e segna un +14% rispetto al 2024 e un +25% rispetto al 2023.
 

Tag: porti - bari