"Espositori da tutto il mondo presenteranno nuovi trend del mercato, soluzioni innovative e numerose opportunità di business per valorizzare il Made in Italy e per far incontrare campioni nazionali capaci di fare la differenza su scala internazionale". Lo ha assicurato il presidente di Alis Guido Grimaldi inaugurando a Verona l'edizione 2025 di LetExpo, la fiera dedicata alla logistica sostenibile, ai trasporti e ai servizi alle imprese. Nei sei padiglioni di Veronafiere sono presenti oltre 500 espositori. LetExpo è anche l'occasione per analizzare uno scenario globale in continua evoluzione, segnato dai due conflitti ancora in corso e dalle tensioni legate allo scontro sui dazi che stanno incidendo sulla stabilità dei mercati, con effetti a catena su numerose filiere come l'automotive, il farmaceutico e l'agroalimentare.
"A livello macroeconomico - ha spiegato Guido Grimaldi - il PIL dell'Eurozona continua comunque a crescere, anche se lievemente, con una stima del +1% nel 2025, mentre le previsioni per il PIL italiano segnano una crescita del +0,8% nel 2025. Sarà ovviamente necessario continuare ad agire con determinazione per sostenere la crescita del nostro sistema economico. Oggi più che mai proprio il tema della crescita passa inevitabilmente dal tema della sicurezza, che rappresenta una priorità assoluta anche per la catena logistica. Possiamo affermare quindi con profondo orgoglio che i 2.350 soci di Alis, con i 350 mila lavoratori rappresentati e gli oltre 95 miliardi di euro di fatturato aggregato, sono un elemento di eccellenza, costituendo il motore vero di innovazione e crescita".
Il presidente di Alis ha detto che, grazie a servizi interconnessi, tecnologie all'avanguardia e soluzioni digitali gli associati stanno infatti trasformando il modo in cui vengono gestiti i flussi di merci e persone, riducendo l'impatto ambientale, migliorando l'efficienza operativa e, soprattutto, generando nuove opportunità di lavoro per le giovani generazioni. Questo settore virtuoso ha un peso economico misurato in 10% del PIL nazionale e in 12% a livello europeo. Molti soci hanno lavorato con determinazione per conquistare nuovi mercati, rafforzando il ruolo dell'Italia come hub strategico anche per Cina, Africa e Turchia. Ed è proprio per questo che l'Italia deve fare un deciso salto in avanti su due fronti: quello della produttività della nostra industria e quello infrastrutturale.
Su quest'ultimo punto, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta finanziando 112 opere prioritarie per un valore degli investimenti di quasi 132 miliardi e, oltre a questi importanti progetti, auspichiamo che si acceleri:
● sulla riforma dei porti per garantire competitività ed attrattività dei nostri scali
● sull'implementazione del Piano Nazionale della Logistica che mira a sostenere la digitalizzazione e l'integrazione efficiente di porti e interporti.
Inoltre, il nostro settore affronta anche grandi ostacoli e, nonostante gli imponenti finanziamenti europei, gli sforzi appaiono ancora insufficienti rispetto alle reali esigenze di aziende e cittadini.
"Sappiamo che l'applicazione al solo settore marittimo della Direttiva EU-ETS e del Regolamento Fuel-EU Maritime sta danneggiando in particolare i consumatori finali – sottolinea Grimaldi -. Da tempo evidenziamo come tali misure siano anacronistiche rispetto al contesto attuale, poiché lo shipping mondiale incide solo sul 2,5% delle emissioni globali, e creino distorsioni della concorrenza modale. Quindi è ancora più importante sottolineare che solo attraverso politiche globali, investimenti su nuove tecnologie ed incentivi mirati potremo raggiungere la decarbonizzazione totale. È dunque urgente un confronto con la nuova Commissione Europea per ridefinire le regole del gioco, in modo da favorire una transizione ecologica equa e sostenibile. A livello nazionale, come auspicato da Alis evidenziando che ‘ciò che proviene dal mare deve ritornare al mare', il governo ha annunciato lo studio di incentivi o ristori alle compagnie di navigazione che scalano i porti italiani e che evitano l'approdo verso altri scali extra-europei. Ciò è avvalorato da un dato importante: negli ultimi 12 anni, solo il 9% dei ricavi delle aste sulle emissioni è stato speso per la lotta ai cambiamenti climatici".
Grimaldi ritiene punti chiave per il futuro del settore l'implementazione di incentivi come il Sea Modal Shift e il Ferrobonus, che dimostrano quanto il trasporto intermodale sia realmente competitivo rispetto alla modalità tutto strada producendo benefici tangibili per lo Stato, il mercato e la società. Ricordiamo che nel solo 2024, grazie ai soci Alis che utilizzano l'intermodalità:
● 6 milioni di camion sono stati sottratti dalle strade;
● 143 milioni di tonnellate di merci sono state trasferite a mare e ferro;
● 5,4 milioni di tonnellate di CO2 sono state abbattute in Europa, di cui ben 4,1 milioni solo in Italia.
Con 100 milioni annui per il Sea Modal Shift e il Ferrobonus, l'impatto sul bilancio dello Stato sarebbe solo dello 0,01%, ma le emissioni di CO2 diminuirebbero fino a 8,2 milioni di tonnellate, il doppio di oggi, con grandi benefici per la salute di tutti. Inoltre, le nostre analisi dimostrano che il comparto genera un risparmio economico di oltre 7 miliardi di euro per i cittadini italiani.
"Su questi dati – aggiunge Guido Grimaldi - si fonda la forza del nostro settore, però a noi spetta il compito di valorizzarlo ulteriormente e far comprendere quanto sia essenziale per la vita di ciascuno. In questa direzione, dobbiamo impegnarci ancora di più per rendere il nostro mondo sempre più attrattivo per i giovani. Abbiamo bisogno di politiche che valorizzino il lavoro ed il capitale umano, tra cui:
- misure di defiscalizzazione e decontribuzione
- interventi sulla riduzione dei costi e dei tempi di accesso alle professioni del settore nonché sulla semplificazione delle relative procedure ed abilitazioni.
In questa direzione, il Governo sta facendo un buon lavoro nel cercare un equilibrio tra la stabilità dei conti pubblici e la necessità di sostenere il mondo del lavoro.
"Ci tengo a dire – chiarisce il presidente Alis - che i giovani di oggi sono pieni di talento e voglia di lavorare, ma spesso si trovano di fronte a una scarsa comunicazione riguardo le opportunità occupazionali offerte. La mancanza di un sistema integrato tra scuole, istituzioni e associazioni ha troppo spesso limitato la loro capacità di orientarsi e accedere alle risorse disponibili. Non dimentichiamo che in Italia si osserva un crescente mismatch tra l'offerta di professionisti in alcune discipline e la domanda di specialisti in altri settori. In particolare, vi è un numero elevato di giovani avvocati ed economisti, mentre il settore della logistica fatica ad attrarre i giovani, nonostante offra ottime prospettive di carriera ben remunerate e ha un crescente fabbisogno di competenze specifiche".
"Per contribuire a favorire l'incontro tra domanda e offerta e permettere ai giovani di esprimere al meglio il loro potenziale, Alis è sempre pronta a collaborare e continua a dimostrare il proprio impegno con i fatti. Proprio il lavoro che svolgiamo con Alis Academy, che ci ha portato a creare fino ad oggi 10.000 posti di lavoro per i nostri giovani, è un esempio virtuoso di come la sinergia tra ITS, scuole, Università e imprese possa colmare i vuoti occupazionali. La formazione specialistica rappresenterà quindi sempre più un investimento strategico per il futuro del settore e per rispondere alle nuove esigenze del mercato. Secondo i dati comparati a livello europeo, in Italia il tasso di inserimento lavorativo dei diplomati ITS supera l'87%, un valore in linea o superiore a quello riscontrato in altri Stati membri. Su queste tematiche così prioritarie, durante LetExpo abbiamo organizzato workshop, momenti interattivi e programmi di recruitment per offrire a tutti i giovani provenienti da ogni parte d'Italia strumenti pratici e conoscenze aggiornate per affrontare le sfide del mercato del lavoro".
"Per noi - conclude Grimaldi - investire nella formazione significa costruire un futuro in cui il capitale umano diventi il fattore principale della competitività. Inoltre, come Alis sostiene con convinzione le imprese ed il Made in Italy, allo stesso modo si impegna a sostenere ed aiutare il prossimo e chi ne ha bisogno. A tal proposito, ricordo con orgoglio che LET EXPO è l'unica fiera che, in un contesto di alta specializzazione tecnologica e commerciale, dedica un intero padiglione al terzo settore e alle attività a scopo benefico. Insieme ad Alis per il Sociale, oltre 50 enti e associazioni si uniscono per promuovere progetti solidali, volontariato e iniziative a sostegno dei più deboli. Come ogni anno parte del ricavato dell'evento sarà devoluto in beneficenza, un gesto che rafforza il legame tra il mondo dell'impresa e il sociale.
Oggi più che mai non serve chiedersi cosa il nostro Paese possa fare per noi, ma cosa noi possiamo fare per il nostro Paese. Il nostro settore è fatto di strade che uniscono, di binari che tracciano il domani, di rotte che connettono e ogni viaggio racconta una storia di impegno e di coraggio. Siamo qui per essere una leva che solleva la Nazione, che ispira i giovani, che valorizza il merito, che mira a grandi successi".