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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Logistica

Le automare fanno risparmiare

Dossier Ram Spa sul triennio 2007-2009 delle Autostrade del Mare. 500mila tir in meno sulle strade e 44 milioni di tonnellate trasportate per un "tesoretto" da 411 milioni di euro. Affinita: "Puntiamo al 12% della quota traffico". L'esempio virtuoso dell'ecobonus incuriosisce l'Europa


411 milioni di euro risparmiati e 500mila tir in meno sulle strade. Da oggi in poi le critiche e le perplessità rivolte alle Autostrade del mare dovranno passare prima per questi dati. Ram pubblica un corposo dossier sul triennio 2007-2009. Una fotografia sul sistema di trasporto che sta rivoluzionando la logistica, lentamente e senza grandi opere. 
Nel periodo analizzato dalla Rete Autostrade Mediterranee – società del ministero dell'Economia - le merci trasportate sulle rotte del Mediterraneo sono state pari a circa 44 milioni di tonnellate con 1,4 milioni di viaggi. Da qui il risparmio milionario.
Viva l'Ecobonus. Promosso a pieni voti l'ecobonus, l'incentivo statale tanto apprezzato dall'Europa. Tra il 2007 e il 2009 è costato 124 milioni, ma operando su gomma i costi sulla società civile (consumo di energia, congestione della rete stradale, emissioni e incidenti) sarebbero stati ben più alti: ben 535 milioni. Un sistema talmente apprezzato che «adesso – spiega Tommaso Affinita, ad Ram Spa - si sta pensando ad estenderlo a livello europeo». Infatti gli uffici della Commissione Ue hanno indetto una gara per uno studio di fattibilità per un Ecobonus comunitario. «A questa gara parteciperà Ram Spa - risponde Affinita - in modo di mettere a disposizione il suo specifico know-how maturato in questi anni sull'Ecobonus italiano». Il sistema di incentivi messo a punto in Italia prevede il rimborso fino a un massimo del 30% del prezzo pagato dalle imprese di autotrasporto che scelgono la via marittima su determinate rotte (35 itinerari che collegano diversi porti italiani e alcuni di questi con scali comunitari). L'Ecobonus è consistito in aiuti pari a 45,6 milioni di euro nel 2007, quasi 63 milioni nel 2008 e circa 60 (59,9) nel 2009. I porti interessati sono Catania, Civitavecchia, Genova, Livorno, Napoli, Ravenna, Messina, Palermo, Termini Imerese, Trapani, Salerno, Milazzo, Savona Vado, Marina di Carrara. I porti comunitari serviti sono Barcellona, Tolone, Tarragona, Valencia, Castellon de la plana.
«In questi tre anni, nonostante la crisi - continua Affinita - il sistema di autostrade del mare ha tenuto». L'amministratore delegato Ram ha spiegato come nel 2009, pur con una contrazione delle merci trasportate (13,4 milioni di tonnellate contro i 17,8 milioni del 2008) i viaggi hanno mantenuto una quota vicina a quella del 2008, con 479.313 viaggi contro i 489.128 dell'anno precedente. Nell'anno di partenza (2007) del sistema di incentivi le merci spostate sono state 13 milioni di tonnellate e i viaggi 461.849.
«Il rilancio della portualità nel nostro Paese – osserva Ram Spa - passa sicuramente per le Autostrade del mare ma ci deve essere anche la capacità di intercettare i grandi carichi containerizzati che ora passano nel Mediterraneo, sfiorano le nostre coste ma poi si dirigono verso gli scali del Nord Europa, come Rotterdam».
Quali sono i punti deboli che frenano lo sviluppo di questo sistema di trasporto? Secondo Affinita sono: i cosiddetti colli di bottiglia e la mancanza di spazi nei porti. Per questo l'ad pone grande fiducia nel piano nazionale della logistica appena definito dal ministero delle infrastrutture e in attesa di essere approvato dal Cipe.
«In Italia - conclude Affinita - occorre lavorare per un bilanciamento tra le diverse modalità di trasporto. Ora le Autostrade del Mare coprono un 5-7% dei traffici commerciali complessivi. L'obiettivo è arrivare a un 10-12%. Sarebbe già un grande successo».