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02 maggio 2025, Aggiornato alle 17,29
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Armatori

Lauro, la flotta che visse due volte

Il libro di Tobia Costagliola presentato alla Naples Shipping Week. Alcuni ricordi di chi visse da vicino successi, sviluppo e declino di quella che fu una delle flotte private più forti al mondo


Nel corso della Naples Shipping Week, evento concluso la scorsa settimana, è stato presentato il libro di Tobia Costagliola La flotta che visse due volte, che rievoca il percorso armatoriale del "comandante" Achille Lauro. L'opera di Costagliola si chiama così perché l'armatore di Piano di Sorrento è stato in grado di ricostruire la sua flotta dopo averla persa completamente durante la seconda guerra mondiale, portandola ad essere fra le prime aziende armatoriali del mondo e sicuramente la prima in Italia. 

Alla presentazione del libro, tenutasi alla stazione marittima, sono intervenuti in tanti tra dirigenti, comandanti e collaboratori che, al fianco del "comandante" e della sua famiglia, contribuirono alla crescita e ai successi armatoriali dell'azienda. Dopo l'introduzione del presidente della Camera di Commercio di Napoli, Maurizio Maddaloni, si sono avvicendati: Angelo Costagliola, Andrea Mastellone, Umberto Masucci, Gennaro Vacca, Admeto Verde e Michele Vezzuto.
 
Lauro azienda diversificata
È stato sottolineato l'aspetto diversificato dell'azienda Lauro che era presente in tutti i segmenti del trasporto marittimo (dai passeggeri ai contenitori alle merci varie, dalle rinfuse alle petroliere) occupando una posizione di leader indiscusso in ciascuno di essi.

Il tuffo di La Spezia
Diversi gli aneddoti rievocati. L'episodio di La Spezia, quando nel dopoguerra, nella fase di recupero della motonave Ravello, affondata durante la seconda guerra mondiale, Lauro, contestato dalle maestranze per motivi politici, stava per tuffarsi in acqua per compiere con le proprie mani un'operazione che ostacolava il recupero della nave. Il coraggio e la determinazione nel fronteggiare la situazione indusse il capo dei contestatori a far rientrare immediatamente la protesta e compiere lui stesso l'operazione di recupero del relitto.
 
L'inchino 
C'è poi la storia dell'inchino che il comandante della Angelina Lauro, Vincenzo Ummarino, effettuava come d'abitudine al largo di Massalubrense passando tra lo scoglio del Vervece e la costa dove si affacciava, sul promontorio di Puolo, la villa di Achille Lauro.

Al termine della presentazione del libro, grande nostalgia e disappunto nei confronti delle "forze occulte" e dei "poteri forti" che contribuirono al naufragio della flotta Lauro e che nulla fecero per salvare quella che fu la più grande azienda del Mezzogiorno.

Nella foto, Umberto Masucci, presidente del Propeller Club Port of Naples