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04 ottobre 2024, Aggiornato alle 15,38
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Infrastrutture

La Spezia, Tarros espande il Terminal del Golfo

10 mila metri quadri in più di spazi concessi nel 2017, accosti per traghetti sul sollettone, ampliamento ferroviario e dragaggi, tra le altre cose. Accordo con l'autorità portuale

Alberto Musso, presidente del gruppo Tarros, e Mario Sommariva, presidente dell'autorità di sistema portuale

Mario Sommariva, presidente dell'Autorità di sistema portuale di La Spezia, e Alberto Musso, presidente del Gruppo Tarros e unico azionista del Terminal del Golfo (TdG), hanno presentato oggi l'accordo procedimentale per programmare lo sviluppo del terminal e del territorio circostante.

Grazie alla concessione a Terminal del Golfo di un'ulteriore area di 10 mila metri quadri (risalente al 2017), Tarros potrà utilizzare la banchina lato Nord sfruttando come punto di sbarco il cosiddetto "solettone", nell'area delle marine di Fossamastra, che andranno spostate. Qui troveranno spazio anche nuove attività come i servizi di traghetti per passeggeri e  i project cargo. Dal canto suo, l'Autorità di sistema portuale della Liguria Orientale si impegna a realizzare le opere di copertura del diffusore Enel di Fossamastra e a riallocare le marine, rendendo possibile l'avvio della conversione dell'area. Si impegna altresì a proseguire l'attività di escavo e bonifica dei fondali, così come previsto dall'attuale piano regolatore portuale.

Per consentire lo sviluppo futuro di queste attività, la concessione a Terminal del Golfo, che scade nel 2055, è stata rimodulata «per consentire al gruppo – si legge in una nota dell'autorità portuale - di avviare investimenti e sperimentare progetti di sviluppo di lungo periodo, ascoltando anche le istanze del territorio anche in termini di sostenibilità ambientale».

Riassumendo, tutto questo richiederà un aggiornamento del piano d'impresa di Terminal del Golfo, la disponibilità dell'autorità portuale a concedere nuove aree e ad effettuare i dragaggi, oltre a garantire idonei spazi per l'eventuale gestione dei sedimenti in vasca di colmata. Infine, la realizzazione degli interventi necessari a garantire lo sviluppo del trasporto ferroviario dal terminal gestito da Tarros liberando le zone antistanti il quartiere.

Infine, attraverso uno specifico protocollo con cronoprogramma, autorità di sistema portuale di La Spezia e Tarros si impegnano, anche attraverso fondi europei, a realizzare investimenti ambientali come quelli che riducono le emissioni, la rumorosità e aumentino la fascia di rispetto fra città e porto. In particolare, Tarros si impegna a partecipare al progetto di elettrificazione delle banchine, per permettere alle navi in sosta di spegnere i motori e allacciarsi alla rete elettrica di terra (risorse derivanti dai fondi governativi "green ports"), nonché ad adottare in generale le migliori pratiche e le migliori tecnologie a disposizione.

«Sono contento – commenta Alberto Musso, presidente del gruppo Tarros - perché assieme all'autorità prtuale abbiamo condiviso e costruito un percorso in grado di portarci, finalmente, alla costruzione del nuovo terminal di Terminal del Golfo. Il nuovo progetto ci permetterà di sviluppare traffici, assumere nuovi collaboratori e creare nuove opportunità per il nostro territorio. Ringrazio il presidente Sommariva che, fin dall'inizio del suo mandato, ha mostrato forte volontà nel voler portare a compimento il Piano Regolatore del nostro porto».

«Con questo accordo – commenta il presidente dell'autorità di sistema portuale, Mario Sommariva - si rafforza la strategia di sviluppo infrastrutturale del porto della Spezia per raggiungere il quale è necessario focalizzarsi su una delle sue  attività principali, ovvero il traffico container. Una strategia che guarda al futuro deve fondarsi sul rafforzamento delle risorse esistenti, in questo caso il gruppo Tarros, che hanno un forte radicamento nella tradizione e nella storia di questo territorio. Ma una strategia compatibile con tutte le sfide che la modernità ci sottopone deve essere improntata al cambiamento anche dal punto di vista energetico, intermodale, della sostenibilità ambientale e della digitalizzazione. Questo accordo rispecchia questi traguardi e rappresenta un patto di fiducia che si tradurrà a breve in atti tangibili».

Tag: la spezia - tarros