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21 marzo 2025, Aggiornato alle 13,20
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Ischia, appello a Monti: "Ridateci l'inchino!"

Federalberghi e Ascom Confcommercio dell'Isola Azzurra sostengono che il divieto di accosto delle grandi navi da crociera potrebbe avere gravi ripercussioni economiche e occupazionali 


Mentre ormai quasi dovunque il cosiddetto "inchino" delle grandi navi sotto costa è stato bandito per la sua pericolosità, ad Ischia la Federalberghi e Ascom Confcommercio vanno controcorrente: chiedono infatti al Governo il ripristino del passaggio e dell'accosto in sicurezza di navi da crociera e megayacht.
"L'inchino" delle navi, sostengono Ermando Mennella e Marco Bottiglieri, è fondamentale per l'economia turistica dell'isola: in caso contrario ci sarebbero anche ripercussioni sul piano occupazionale."Da alcuni anni Ischia si sta affermando nel mercato crocieristico alla stregua di altre località nazionali ed internazionali e tale attività consente in parte di recuperare la costante diminuzione dei flussi turistici, esercitando una sorta di reciproca propaganda sia per le compagnie di navigazione, sia per la nostra località. Nel solo 2011 – ricordano Mennella e Bottiglieri – sono sbarcati ad Ischia 7500 croceristi".
Secondo gli albergatori e i commercianti dell'Isola Azzurra, il decreto contenente disposizioni per limitare o vietare il transito delle navi in aree sensibili nel mare territoriale, emanato in seguito alla tragedia del Giglio, "vanifica di fatto tutti gli sforzi operati per rendere appetibile la visita e la sosta ad Ischia, troncando completamente tutte le condizioni di lavoro create, comportando la cancellazione di tutti gli accosti programmati per l'anno 2012 e lasciando nel più assoluto sconcerto aziende e lavoratori impegnati in tale attivita".