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18 marzo 2025, Aggiornato alle 14,10
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"In futuro più ro/ro e meno container"

Dal palco del Sil di Barcellona, l'ad di Ram Tommaso Affinita analizza le prospettive del mercato. La convenienza del ro/ro, del partenariato pubblico-privato e dell'ecobonus


In futuro assisteremo ad un calo delle attività container e ad una decisa crescita degli spazi di mercato dedicati al ro/ro. E' l'opinione espressa da Tommaso Affinita, ad di Ram – Rete Autostrade Mediterranee – nel corso del Salone Internazionale della Logistica (Sil) di Barcellona. Secondo Affinita «sono prevedibili significativi mutamenti nelle dinamiche dei flussi di movimentazione delle merci su scala globale; vi sarà certo una ripresa del traffico cointainerizzato ma è probabile che questo non presenterà più i ritmi intensi di crescita registrati prima della crisi e ciò per le caratteristiche proprie di questa modalità di trasporto contraddistinta da una marcata rigidità, giacché richiede elevati volumi di investimenti in naviglio ed infrastrutture». Per questo, secondo l'ad Ram, «cresceranno gli spazi di mercato per i servizi ro-ro che del resto hanno già fronteggiato meglio l'attuale congiuntura con una flessione certamente più contenuta; il combinato strada-mare offre infatti una maggiore flessibilità ed una più rapida capacità di adattamento alle fluttuazioni della domanda di merci».
Le zone maggiormente interessate a questa ripresa saranno il Mediterraneo e la direttrice Sud-Nord, «cioè nel collegamento tra i mercati dell'Europa comunitaria e le economie emergenti della sponda Sud del Mediterraneo i cui tassi di crescita sono ormai a due cifre».
Secondo Affinita questa potenziale crescita deve andare di pari passo con uno sviluppo dei collegamenti, in particolare riguardo il cosiddetto "ultimo miglio" "ultimo miglio", cioè l'interconnessione tra i nodi portuali e le reti terrestri e ferroviarie. «Sono fattori di debolezza del sistema  - spiega Affinita -che condizionano pesantemente l'accessibilità dei porti e a fluidità dei flussi di traffico, incidendo in definitiva sui tempi di consegna degli auto-trasportatori che volessero utilizzare la modalità marittima».
Per Affinita i nodi da risolvere sono due: un'efficace programmazione e risorse finanziarie adeguate. «Sul primo punto è indispensabile un indirizzo strategico – spiega l'ad Ram - un quadro di riferimento nazionale che coordini i diversi attori del sistema e che metta a fattor comune ad esempio gli interventi dello Stato e le scelte delle Regioni». Per questo «è indispensabile una cabina di regia nella Consulta per l'autotrasporto».
Dove reperire le risorse? Secondo Affinita, di fronte al miraggio dell'autonomia finanziaria, «occorre un approccio innovativo, l'unica via percorribile ormai è quella del partenariato pubblico-privato: la mano pubblica dovrà definire le scelte strategiche, il quadro di riferimento normativo ed amministrativo in grado di assicurare procedure trasparenti e certe nella tempistica mentre l'iniziativa privata potrà apprestare i capitali occorrenti, trovando le sue convenienze ed il ritorno degli investimenti nella gestione delle infrastrutture e dei sistemi logistici».
Positivo il bilancio ecobonus. Sono state infatti liquidate le istanze del 2007 per circa 50 milioni di euro, entro l'estate toccherà alle pratiche 2008 per un ammontare di circa 70 milioni e sono state acquisite le domande per il 2009 (circa 260) che verranno esaminate e liquidate entro i primi mesi del 2011. «Intanto però - ha concluso Affinita - sarebbe veramente irragionevole interrompere un circuito virtuoso che ha visto, nel 2007, 500.000 viaggi di Tir sottratti dalla rete stradale ed indirizzati sulle navi ro-ro; andrebbe dunque assicurata continuità a quest'incentivo almeno per il biennio 2010-2011 in modo da non vanificare il positivo trend di utilizzo della modalità marittima che l'ecobonus ha attivato, in attesa che diventi una misura comunitaria».