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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Politiche marittime

Il traffico navale influenza il clima del Mediterraneo

Lo afferma l'Enea, basandosi sui dati emersi da uno studio effettuato dall'Osservatorio climatico di Lampedusa


30% dei solfati presenti nel particolato, 10% delle Pm1 (particelle con diametro inferiore a 1 micron) e, in alcuni casi, un contributo alle emissioni navali alle Pm10 che superano i 6 microgrammi per metro cubo. È il contributo del traffico marittimo nel Mediterrano. Lo rende noto l'Osservatorio climatico di Lampedusa dell'Enea. 
Le emissioni navali sono sorgenti di gas e particelle che incidono pesantemente nei delicati processi chimici, fisici e radiativi che a loro volta determinano la qualità dell'aria e il clima nel Mare Nostrum e sui territori che lo costeggiano. Le analisi sono state condotte in collaborazione con il dipartimento di Chimica dell'Università di Firenze ed hanno permesso di identificare, attraverso traccianti specifici legati alla combustione di oli pesanti utilizzati dalle navi, componenti del particolato prodotti dall'intenso traffico navale nel Canale di Sicilia.