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29 marzo 2024, Aggiornato alle 10,06
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Infrastrutture

Il porto di Venezia entra nell'associazione Alis

Grazie al trasporto coordinato via mare, fiume e ferrovia quello lagunare si conferma uno degli scali più intermodali d'Italia


Nel corso dell'incontro organizzato nei giorni scorsi a Verona da Alis in collaborazione con l'Interporto Quadrante Europa, il presidente dell'Autorità di sistema Portuale dell'Adriatico Settentrionale Pino Musolino, ha accettato l'invito di entrare a far parte dell'associazione che raggruppa importanti imprese impegnate per lo sviluppo dell'intermodalità e del trasporto ecosostenibile. L'incontro è stato l'occasione per evidenziare il ruolo fondamentale dei porti all'interno nella filiera logistica e di come questi possano essere il nodo cruciale capace di fare da trait-d‘union tra le soluzioni di trasporto sostenibili combinando l'uso delle diverse modalità nave-ferrovia-strada.


In questo contesto il presidente Musolino ha ricordato che Venezia oggi è il porto più intermodale d'Italia, l'unico che alla movimentazione congiunta via nave e ferrovia aggiunge anche l'eccellenza della modalità fluviale. Solo a marzo 2017, sono state movimentate via chiatta più di 1600 tonnellate di merce (virole), dalla Lombardia al Porto di Venezia per poi imbarcarsi da qui per la Cina. Un servizio apprezzato anche dall'Ue che ha inserito la tratta Venezia-Mantova lungo l'asta del Po nel Corridoio Mediterraneo della rete Ten-T contribuendo a sviluppare anche servizi regolari nei settori container, siderurgico e chimico. Un servizio sostenibile perché ad ogni chiatta (pari a 60 container o 60 camion) corrisponde un risparmio di 603 euro di «costi esterni» e un risparmio in termini di emissioni di CO2 pari a 60,31 tonnellate rispetto al trasporto su gomma.


Per Venezia però l'intermodalità significa anche aver costruito una rete innovativa ed efficiente che sfrutta un mix efficiente tra ro-ro (traghetti) e ferrovia contribuendo a quella "Cura del Ferro" cui tutti i porti italiani sono chiamati a partecipare. Il 2016 Il traffico ferroviario a Venezia è stato da record: 2,24 milioni di tonnellate trasportate in treno e circa 90mila carri movimentati, pari a 7.140 treni. Nel primo trimestre 2017 si è registrato un + 2,5% rispetto al trimestre (record) dell'anno scorso.

Una simbiosi tra ferrovia e trasporto marittimo realizzato grazie all'impegno di compagnie come Grimaldi e che hanno creduto e investito su Venezia valorizzando appieno il terminal dedicato alle Autostrade del Mare a Fusina e aprendo servizi settimanali da Venezia verso la Grecia oltre allo storico collegamento con Egitto, Israele e Cipro cui si aggiungerà a breve il traffico di automobili (car carrier) gestito da Neptune Lines. Tradotto in cifre un incremento di tonnellate di merce trasportate in traghetto nel 2016 pari al 30,3 % e in termini di unità trasportate del 15%.

 
"Per il futuro - ha dichiarato Musolino - guardiamo con interesse all'aumento delle linee intra mediterranee, sia rafforzando la relazione con l'Egitto che preparandoci a riattivare – non appena i conflitti accenneranno a risolversi - le linee con il mercato libico e la Siria, diventando un partner efficiente per quelle imprese del territorio che esportano macchinari, prodotti siderurgici e made in Italy e quelle che importano generi alimentari. Vanno sfruttati e potenziati i corridoi totalmente intermodali che già oggi collegano la Grecia con Venezia via mare per poi raggiungere in treno i mercati del Nord Europa (Francoforte, Lubecca, Rostock e Duisburg). Sono quindi lieto - ha concluso Musolino - di poter entrare oggi a far parte dell'associazione Alis, Venezia saprà mettere a fattore comune la propria esperienza a beneficio delle imprese e del territorio per la creazione di un vero sistema di trasporto integrato e totalmente intermodale".

Nell'immagine, i collegamenti intermodali attivi da Venezia