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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Politiche marittime

Il cluster dei porti italiani nello studio "Pulse"

Assoporti e Università di Genova collaboreranno per studiare l'evoluzione urbanistica degli scali commerciali italiani


Si è tenuto ieri, nell'ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile e dell'Italian Port Days, il workshop "I porti italiani e il rapporto con le comunità", organizzato da Assoporti insieme alle autorità di sistema portuale italiane. L'evento si è svolto presso il parlamentino del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, presso il ministero delle Infrastrutture, a Roma, insieme, tra gli altri, al viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi.

In questa occasione è stato presentato il progetto di ricerca "PULSE - The Port-clUster LandScapE: Developing a Spatial and Design Approach to Port Clusters" (https://pulse.unige.it) attualmente in corso di implementazione presso il dipartimento Architettura e Design-DAD dell'Università di Genova, condotto dalla docente Beatrice Moretti. 

Dopo i saluti del presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, sono intervenuti Rixi e il comandante delle Capitanerie di Porto, Nicola Carlone, il quale ha sottolineato l'importanza del rapporto tra le università e i porti per dare ulteriori impulsi ad un tema così importante. Successivamente, è stato illustrato il progetto PULSE e sono stati raccontati alcuni casi studio sul tema dell'integrazione sociale nei porti, da parte dei presidenti delle autorità di sistema portuale Francesco Di Sarcina, Luciano Guerrieri e Sergio Prete.

Il progetto PULSE è vincitore dell'avviso pubblico Young Researchers e ha ricevuto finanziamenti dalla Commissione europea e dal ministero dell'Università nell'ambito dell'attuazione del PNRR e del Recovery Package Next Generation EU. È uno dei cinque progetti di ricerca di giovani ricercatrici e ricercatori dell'Università di Genova che hanno di recente vinto o partecipato, ottenendo la certificazione Seal of Excellence, a bandi Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowships o Marie Skłodowska-Curie Postdoctoral Fellowships nell'ambito dei Programma quadro Horizon 2020 e Horizon Europe.

PULSE è condotto da Beatrice Moretti, architetto e ricercatrice in progettazione architettonica e urbana presso l'Università di Genova la quale, nell'ambito del progetto, svolge il ruolo di host institution. A livello di contenuti il progetto è indirizzato allo studio degli impatti spaziali, urbani e architettonici, connessi al fenomeno di clusterizzazione dei porti contemporanei europei. In termini di risultati attesi, PULSE formulerà un toolkit di strategie, categorie lessicali e mappe mirate a riconoscere i cluster portuali come un inedito campo di sperimentazione per l'architettura e il progetto urbano. 

Alla luce di collaborazioni di ricerca in corso, durante i lavori, Assoporti e l'Università di Genova, nelle figure di Giampieri e del direttore Niccolò Casiddu, hanno sottoscritto una convenzione quadro e un accordo attuativo finalizzati allo sviluppo di una collaborazione di ricerca sui temi di PULSE. In particolare, i due enti sono intenzionati a condividere una raccolta dati sul quadro contemporaneo dei sistemi portuali italiani. L'operazione sarà implementata tramite un questionario tematico che, indirizzato alle 16 autorità di sistema portuale italiane, verrà illustrato e diffuso a giugno prossimo tramite al network di Assoporti. La collaborazione tra Assoporti e l'Università di Genova comprende inoltre attività di disseminazione e comunicazione di step successivi del progetto e eventi/seminari pubblici. Il tutto con l'obiettivo di analizzare e instaurare il rapporto porto-città sempre più inclusivo. 

A margine della mattinata, Rixi ha spiegato che «l'obiettivo del ministero delle Infrastrutture è rendere i porti più accessibili, sostenibili e moderni. Il timone punta su semplificazione della pianificazione portuale, ridefinizione dei processi per l'aggiudicazione delle concessioni portuali, riorganizzazione dello sviluppo della Piattaforma logistica nazionale per la rete dei porti e degli interporti. Abbiamo destinato 675 milioni per l'elettrificazione delle banchine e la trasformazione dei porti in comunità energetiche nell'ottica di una strategia di trasformazione del sistema energetico accompagnata da una riforma finalizzata a velocizzare e facilitare la realizzazione dei nuovi impianti».

Dal canto suo, Giampieri ha evidenziato come «i cambiamenti del mondo cui stiamo andando incontro sono molteplici e dobbiamo essere pronti per questi cambiamenti. L'incentivazione del dialogo con le città si rende sempre più vitale per accompagnare questa transizione.  Adeguarsi ai nuovi modelli e anche informare e formare le comunità locali sugli sviluppi delle attività portuali e sulle opportunità fa parte delle nostre attività. L'opportunità di lavorare a stretto contatto con le Università è stata accolta con soddisfazione da tutte le autorità di sistema portuale. Proprio nella Giornata Internazionale delle Donne del Mare abbiamo avuto il piacere di ascoltare l'illustrazione di un progetto di ricerca promosso da una donna. Siamo convinti che la transizione in atto assisterà anche nel colmare il gap di genere che ancora esiste nel settore dei trasporti e ad una graduale inclusione nei processi portuali di giovani lavoratori e lavoratrici. In questo contesto, il dialogo tra porti e territori assume sempre di più un ruolo centrale sia sul fronte della sostenibilità che sul fronte dell'innovazione. Ci stiamo lavorando da un po' e riteniamo che la sottoscrizione di questo accordo darà ancora maggiore impulso alle nostre attività».

Tag: assoporti