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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Il bilancio di sostenibilità 2021 di Costa Crociere

Navi a zero emissioni nel 2050, riciclo al cento per cento, passeggeri più responsabili e coinvolgimento dei territori visitati dalle navi


Costa Crociere presenta la sedicesima edizione del proprio bilancio di sostenibilità, relativo all'anno 2021, che evidenzia l'impatto ambientale dell'azienda. Certificato da PriceWaterhouseCoopers e redatto in conformità alle nuove linee guida definite dal Global Reporting Initiative, è disponibile sul sito web della compagnia. Segue l'Agenda 2030 delle Nazioni unite, l'environment, social and governance aziendale e individua quattro strategie: progredire verso la neutralità climatica, rigenerare le risorse, responsabilizzare le persone e costruire un ecosistema trasformativo.

Relativamente alla prima area, la neutralità climatica, l'ambizione di Costa Crociere è quella di introdurre una nuova generazione di navi che operino a zero emissioni nette entro il 2050. Parallelamente, la compagnia lavora sull'efficienza energetica della flotta e dei terminal in cui approda. Fanno parte di questo ambito il debutto delle prime navi alimentate a gas naturale liquefatto (Costa Toscana e Costa Smeralda), l'installazione dei più moderni sistemi di abbattimento delle emissioni su oltre il 90 per cento delle navi e l'impegno per l'utilizzo dello shore power, l'alimentazione da terra durante le soste in porto, detto anche cold ironing, con circa un terzo delle navi già predisposte e altre cinque in fase di predisposizione.

Passando alla seconda tematica, l'utilizzo delle risorse, su tutte le navi viene già effettuato il cento per cento di raccolta differenziata. Inoltre, il 90 per cento del fabbisogno giornaliero di acqua è soddisfatto trasformando quella del mare tramite l'utilizzo di dissalatori, valore che raggiunge il cento per cento sulle navi più recenti della flotta. 

La terza area strategica, responsabilizzare le persone, riguarda sia gli ospiti sia i dipendenti della compagnia. Relativamente agli ospiti, l'obiettivo è quello di sensibilizzarli a essere viaggiatori sempre più responsabili nelle loro scelte, mentre per i dipendenti l'obiettivo è promuovere un ambiente di lavoro equo e inclusivo, e di accrescere le competenze. A questo proposito nel 2021 le ore di smart working sono state oltre 774 mila, mentre quelle di formazione quasi 120 mila, erogate a una comunità di dipendenti che proviene da 70 paesi e 5 continenti.

L'ultima area strategica, costruire un ecosistema trasformativo, riguarda il valore generato sui territori e le comunità che accolgono le navi Costa. Basti pensare che nel 2021, con le navi operative solo nel Mediterraneo per un periodo ridotto dell'anno, le navi Costa hanno visitato 31 porti, con 17 itinerari diversi, rimettendo in moto un ecosistema che comprende quasi 16 mila fornitori. 

Una parte essenziale dell'impegno di Costa verso le persone e il pianeta si esprime attraverso i progetti ad alto impatto di  Costa Crociere Foundation, ente del terzo settore la cui attività è complementare e sinergica a quella della sostenibilità di Costa. Dalla sua istituzione, nel 2014, Costa Crociere Foundation ha in attivo un totale di 31 progetti ambientali e sociali, di cui hanno beneficiato più di 125 mila persone di oltre 130 diverse nazionalità. Anche Costa Crociere Foundation ha recentemente pubblicato il suo report annuale, disponibile sul sito web.

"Siamo arrivati alla sedicesima edizione del nostro bilancio, un dato che evidenzia quanto il nostro impegno nella sostenibilità sia consolidato e pionieristico. In particolare, il 2021 è stato un anno contraddistinto da una profonda e sostanziale evoluzione di Costa. Abbiamo lavorato per offrire un nuovo modo di viaggiare, una proposta di valore del prodotto, che trova nella sostenibilità un asset importante" – ha dichiarato Mario Zanetti, Direttore Generale di Costa Crociere – "Questo lavoro proseguirà anche nei prossimi anni, con una strategia che, per quanto riguarda la sostenibilità, si basa sul potere trasformativo del viaggio, "The Good Power of Travel", come indica il titolo del nuovo report. Ovvero un modello di business che continui a soddisfare gli ospiti oltre le loro aspettative, e allo stesso tempo sia in grado di generare valore sociale, ambientale ed economico".