|
adsp napoli 1
17 marzo 2025, Aggiornato alle 10,01
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4
Armatori

Grandi navi, fissato il vertice per dichiarare la Laguna "off Limits"

Il primo ottobre a Palazzo Chigi si deciderà sui percorsi alternativi per i "colossi" del mare che attualmente transitano nel canale di San Marco 


Solo questo fine settimana sono passate davanti a San Marco almeno una ventina di navi da crociera. Davvero tante, al punto che alcuni cittadini, esasperati, hanno cercato di fermarle… a nuoto. Una protesta che non avrà rallentato di molto le "città galleggianti" ma che è servita ad accendere i riflettori sul tema e a fissare una data: primo ottobre. Quel giorno, infatti, Enrico Letta presiederà a palazzo Chigi un vertice per assumere le decisioni finali sulla proposta del ministro dell'ambiente Andrea Orlando: un percorso che porti alla "opzione zero" dei passaggi delle crociere nel canale di Venezia, partendo da uno spostamento di quote crescenti su Marghera. Di "decisione definitiva" parla anche il responsabile di infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi, sottolineando che nel Governo c'è la volontà di "dare applicazione al decreto Passera-Clini, per cui le grandi navi non passeranno più dal canale della Giudecca e dal bacino San Marco". Il decreto, finora inapplicato nella città lagunare, pone lo stop ai transiti dei "colossi" superiori alle 40mila tonnellate di stazza. E anche di un bel po'. Molti dei transatlantici che attraccano alla Marittima di San Basilio superano abbondantemente le 100mila tonnellate. "I progetti presentati per il percorso alternativo - aggiunge Lupi -, dato che tutti convengono sull'importanza del turismo crocieristico per Venezia e il Veneto, sono stati vagliati nelle loro implicazioni ambientali ed economiche. Ora la decisione".
Il Comitato civico No Grandi Navi ritiene che non è solo il bacino San Marco ma "tutta la Laguna" - e il suo delicato ecosistema - a dover essere dichiarata off-limits, anche perché l'eventuale escavo di nuovi canali finalizzato a percorsi alternativi delle navi, non farebbe che aggravare la situazione ambientale. La Cruise Lines International Association (CLIA) è convinta che si tratti di un tema molto delicato e ad alto impatto emotivo per gli abitanti di Venezia e per tutti gli italiani, che comprensibilmente vogliono essere sicuri che il patrimonio artistico e la bellezza della città siano preservati. "Nonostante il livello di sicurezza delle crociere a Venezia sia eccellente – aggiungono i vertici di Clia - siamo d'accordo che nel futuro a lungo termine, l'approccio alla città richieda una via di navigazione alternativa".