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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Grandi navi a Venezia, a settembre arrivano gli approdi diffusi

Primo tavolo tecnico del MIT. Entro il mese si stabiliranno le banchine alternative per le grandi navi da crociera. Fusina e Lombardia in pole position

Una performance di Banksy a Venezia (dal sito dell'artista)

Entro questo mese il ministero dei Trasporti deciderà quali saranno gli "attracchi diffusi" di Venezia, gli approdi alternativi e provvisori per le grandi navi da crociera per evitare i canali di San Marco e della Giudecca. È l'esito della prima riunione del tavolo tecnico voluto dal MIT, tenutosi martedì a Venezia, dove sono state stabilite tre tappe: entro il 19 agosto la raccolta delle proposte degli imprenditori - armatori e terminalisti, principalmente -, una nuova riunione il 23 con gli stakeholders valuterà le proposte; infine, nell'ultima settimana del mese il dicastero guidato da Danilo Toninelli deciderà e presenterà i nuovi approdi operativi da settembre. Le banchine Fusina e Lombardia saranno molto probabilmente incluse.

Al tavolo hanno partecipato, oltre a funzionari del Mit e all'Autorità portuale veneta, rappresentanti della Capitaneria di porto di Venezia, della Guardia di Finanza, della Polizia di frontiera, dell'Agenzia del Demanio, di Venezia Terminal Passeggeri, Terminal intermodale Venezia, Terminal rinfuse Venezia, Venice Ro Port Mos e delle compagnie croceristiche interessate.

«Secondo una prima stima, nel 2020 potremmo essere in grado di spostare verso gli ormeggi diffusi individuati circa un terzo delle crociere già prenotate su Venezia», spiega Toninelli. «È emersa - continua - la disponibilità delle banchine del terminal ro-ro di Fusina e della banchina Lombardia del terminalista TIV ad ospitare fin da subito un congruo numero di grandi navi fino al termine della stagione 2019 ed un numero maggiore in maniera più strutturale per la prossima stagione crocieristica 2020».

Per quanto riguarda il futuro terminal, «acquisiti tutti i dati, i progetti, saranno completi di tutti gli elementi necessari per andare a dibattito pubblico», conclude Toninelli, precisando che «non esiste alcun progetto del porto di Marghera Canale Nord sponda Nord. Ciò che esiste è uno studio embrionale e non certo una soluzione che da domani farebbe traslocare le Grandi Navi dalla Giudecca».