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10 maggio 2025, Aggiornato alle 07,48
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Infrastrutture

Grande Progetto, tutti fiduciosi

Da Regione Campania e Autorità portuale spiriti sereni per il via libera di Bruxelles sul Grande progetto del porto di Napoli, ora "depurato" delle opere non inserite nel Piano Regolatore


di Paolo Bosso 
 
Tutti fiduciosi, sia in Regione Campania che all'Autorità portuale, per l'approvazione da parte della Commissione europea della nuova versione del Grande Progetto del porto di Napoli, quella che taglia fuori le opere più suscettibili di aiuti di Stato. Nove interventi che riqualificheranno gli spazi, creeranno nuove banchine, ristruttureranno edifici, escaveranno i fondali. Sia gli uffici regionali di consulenza del Grande Progetto che quelli dell'Autorità portuale partenopea non hanno dubbi: Bruxelles darà il via libera, è solo questione di tempo. «Siamo tranquilli» afferma fiducioso il commissario Luciano Dassatti. Tant'è che la settimana scorsa l'ente portuale ha inviato un avviso di preinformazione per quattro dei nove bandi di gara inseriti nel Grande Progetto. Una mossa utile ad accorciare i tempi, che informa le imprese sulla possibilità di ridurre l'iter di assegnazione. 
D'altronde questa fiducia generale non potrebbe essere altrimenti. La nuova versione del Grande Progetto è un'opera di "dimagrimento", un taglio voluto proprio per ridurre al minimo il rischio di un niet dell'Ue. Sono stati tolti gli interventi più contestati dall'interno ma soprattutto quelli non ancora inseriti nel Piano Regolatore Portuale, e proprio per questo sotto indagine dell'Antitrust Ue, ovvero il piping sottomarino per i petroli con annessa creazione di una nuova darsena. Interventi che non sono stati eliminati, ma solo rimandati ad altro finanziamento, che potrà essere il fondo Por-Fesr 2007/13 o un Piano di Accumulo del Capitale. Il tutto per 85,8 milioni di euro, inclusi interventi di escavo dei fondali.
Ricapitolando, gli interventi che aspettano, salvo grosse sorprese, l'approvazione dell'Europa sono nove. Di questi, quattro hanno ricevuto l'avviso di preinformazione e sono: collegamenti stradali e ferroviari; completamento della rete fognaria (su cui si attende il vaglio del Provveditorato alle Opere Pubbliche); installazione pannelli solari sugli edifici istituzionali (su cui pesa l'ok della Sovrintendenza); infine riordino della spiaggetta della Marinella con l'abbattimento di un silos e la creazione di spazi utili alla cantieristica. Gli ultimi cinque sono: prolungamento della diga foranea Duca D'Aosta; escavo dei fondali; restauro dell'antica stazione marittima dell'immacolatella vecchia con creazione di un museo del mare; bonifica del fondale marino; infine recupero del parco sommerso. Totale: 154,2 milioni di euro.
Smentita una voce circolata nei giorni scorsi che parlava addirittura di una sonora bocciatura contenuta in una missiva Ue diretta alla Regione. Sia Dassatti che l'ufficio di consulenza della Regione Campania sul Grande Progetto negano categoricamente l'esistenza di tale lettera, o alcun intervento del genere. «Caldoro (presidente della Regione Campania ndr) è in contatto continuo con Bruxelles. Tra Europa e Regione c'è un rapporto di collaborazione, e al momento da lì non ci è giunto nulla» afferma Marco Di Stefano, ex assessore provinciale alla Risorsa Mare e attuale consulente per la Regione del Grande Progetto. 
Questa settimana Caldoro dovrebbe volare a Bruxelles per incontrare alcuni rappresentanti dell'Ue e fare il punto della situazione, se non addirittura avere il responso definitivo, ma anche questa notizia non è stata confermata. Tutte voci che però dimostrano come sia questione di poco: settembre potrebbe essere il mese della verità sul Grande Progetto.