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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Gli scali italiani in attivo nel 2009

Le buone performance di Bari, Savona, Napoli, Venezia e Genova fanno chiudere col sorriso un anno difficile


I porti italiani fanno bilancio. Sono stati pubblicati i primi rendiconti finanziari del 2009 delle principali Autorità portuali sparse per la penisola. Bari, Savona, Napoli, Venezia e Genova, tutti porti in buona salute con bilanci chiusi in attivo.
 
Bari.
Il bilancio consuntivo dello scalo pugliese si è chiuso con un utile di 938 mila euro. L'esercizio finanziario registra un avanzo di amministrazione di 28 milioni di euro ed un avanzo finanziario di circa tre milioni di euro, di cui quasi due milioni di parte corrente grazie ad una razionalizzazione dei costi ed un incremento delle entrate. 
Nel corso della riunione è stato sottolineato come, in seguito all'estensione della circoscrizione territoriale, «siano stati effettuati importanti investimenti – spiega l'Autorità - per l'adeguamento infrastrutturale dei porti di Monopoli e Barletta, con l'obiettivo di innalzare la qualità dei servizi e gettare così le basi per lo sviluppo economico dell'intero sistema portuale».
 
Savona
Il porto ligure segna un avanzo di amministrazione di 13,5 milioni di euro con entrate correnti di 16,8 milioni. Le spese sono state pari a 7,9 milioni con un avanzo di oltre 8,8 milioni di euro.
«Le ripercussioni sull'andamento dei traffici dovuto al calo delle produzioni industriali è stato però inferiore alle previsioni di inizio 2009 attestando la flessione al 7,3%» spiega l'Autorità. Da segnalare la ripresa registrata nel primo trimestre 2010 con +34,8% dei traffici contenitori ed un +5% dei traffici totali. L'amministrazione finanziaria 2009 ha poi proseguito sulla strada del contenimento delle spese correnti così come indicato dalla normativa vigente».
Il Comitato Portuale ha dato parere favorevole anche all'accensione di un mutuo con la Cassa di Risparmio di Savona per la costruzione della nuova sede dell'Autorità Portuale su area demaniale. L'importo è di 1.974.000 euro e copre in parte l'investimento di 7,9 milioni per la realizzazione di una struttura di oltre 3.000 metri quadri. La durata dei lavori, secondo il progetto, sarà di 30 mesi.
 
Napoli.
Per lo scalo campano l'avanzo economico ammonta a 5.610.150 di euro, l'avanzo finanziario a 6.332.805 di euro e gli investimenti complessivi sono pari a 9.653.664 di euro.
Il Comitato portuale ha quindi discusso e approvato, a maggioranza,  la relazione annuale del segretario generale dello scalo Zeno D'Agostino (clicca qui per leggerla).
 
Venezia.
Per il porto veneto il 2009 si è chiuso con un utile di 3,9 milioni di euro. La situazione patrimoniale presenta un valore complessivo delle immobilizzazioni pari a 222 milioni di euro e l'esercizio finanziario è stato chiuso con un avanzo di amministrazione di 1,3 milioni di euro e un risultato di parte corrente di 14,5 milioni di euro utilizzati per finanziare gli investimenti e quindi la gestione in conto capitale. Lo scorso anno l'ente portuale veneziano ha realizzato oltre 104 milioni di euro di investimenti in infrastrutture e immobili, un valore doppio rispetto all'anno precedente e triplo rispetto al 2007. Gli investimenti riguardano in particolare escavi (circa 58,6 milioni di euro) nuove infrastrutture, manutenzioni straordinarie ed adeguamenti (circa 39,6 milioni di euro) e l'acquisizione di aree (6 milioni di euro).
 
Genova.
L'avanzo di amministrazione dello scalo ligure è pari a 59,8 milioni di euro, di cui 24,4 milioni vincolati a lavori e 35,4 milioni di euro di avanzo disponibile.
«Il rendiconto - ha spiegato l'assessore alle Politiche Finanziarie, Angela Rossetti - presenta un avanzo di amministrazione di 299.467 euro. Le entrate correnti ammontano a 11.602.002 euro, così suddivise: entrate da trasferimenti 4.267.992 euro; entrate extratributarie (diritti, corrispettivi, sanzioni, sponsorizzazioni, canoni) 3.000.013 euro; entrate tributarie 4.333.996 euro". La spesa corrente impegnata nel 2009 è stata di 10.616.387 euro, con un decremento di 256.681 euro rispetto al 2008.