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17 aprile 2024, Aggiornato alle 18,17
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Gioia Tauro e tassa di ancoraggio, Msc ringrazia

Il gruppo armatoriale, attraverso il manager director Raffaele Porzio, ha espresso soddisfazione per le misure, in vigore dal 17 maggio, attuate nel porto di Gioia Tauro: "Solo così lo scalo potrà competere col Nord Africa"


Il gruppo armatoriale Mediterranean Shipping Company (Msc) ha espresso apprezzamento per il provvedimento del porto di Gioia Tauro con il quale sono state ridotte le tasse d'ancoraggio sulla base di una norma decisa dal governo per sostenere i porti di transhipment. Il provvedimento, operativo a partire dal 17 maggio, prevede riduzioni fino al 90% per le navi di grandi dimensioni.
«Le misure intraprese - ha commentato il capitano Raffaele Porzio, manager Msc, in visita al porto calabrese - sono in linea con la normativa d'urgenza emanata dal governo per superare la crisi. L'adozione di questo provvedimento costituisce un primo passo importante per il rilancio della competitività del porto di Gioia Tauro nell'area mediterranea anche perché la riduzione delle tasse è un beneficio rivolto principalmente alle grandi navi che possono essere servite solo in pochi scali, tra i quali Gioia Tauro, dotati di infrastrutture e organizzazioni adeguate».
«Da oggi, quindi - ha proseguito il manager di Msc - prende forma concreta la politica dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro che ha deciso di ridurre le tasse alle navi che attraccano nel proprio scalo, diminuendo così le proprie entrate, mettendo in campo quanto in suo potere a sostegno della competitività del porto. L'obiettivo è quello di recuperare la sua posizione di leadership nel settore del transhipment all'interno del circuito dei traffici internazionali del Mediterraneo. Obiettivo che, tuttavia, potrà essere pienamente raggiunto solo se si ridurranno analogamente, come discusso, anche i costi degli altri servizi portuali (ormeggio, pilotaggio e rimorchio) e, in un contesto di permanente pace sociale, anche tutti gli elementi che appesantiscono i costi portuali vengano opportunamente affrontati dagli organi di governo. Solo così infatti il porto di Gioia Tauro sarà in grado di competere con i porti del Nord Africa».