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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Gioia Tauro approva il suo primo Piano Regolatore

«Oggi - commenta l'Autorithy - abbiamo raggiunto un importante traguardo». «Ci aspettiamo - ha auspicato Iacono (Mct) - che nascano altre attività e una logistica di supporto alla nostra attività»


Il Comitato Portuale di Gioia Tauro ha approvato il suo primo Piano Regolatore. Un risultato storico per lo scalo della Calabria. «Oggi - ha commentato il presidente dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro, Giovanni Grimaldi - abbiamo raggiunto un importante traguardo per il quale abbiamo lavorato con costanza e ferma convinzione». Un piano approvato all'unanimità, «un fondamentale strumento di pianificazione – prosegue Grimaldi - che determinerà lo sviluppo del nostro porto e, altresì, dell'intera Regione Calabria».
La definizione del documento di pianificazione è iniziata nel 2006 con l'istituzione dell'Ufficio Piano Regolatore Portuale. Nel 2007 la società Technital, vincitrice di gara pubblica, ne ha assunto la direzione dei lavori per avviare lo studio e la redazione di tutti gli elaborati, che è stata completata il 30 settembre 2008. Da quel giorno è iniziata la fase di approvazione da parte degli enti locali. In seguito all'odierna adozione da parte del Comitato Portuale, il Prp passerà al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per ottenere il parere e, dopo la Valutazione d'Impatto Ambientale, la Regione Calabria lo adotterà con relativo decreto di approvazione.
Avanti con il rafforzamento dei tradizionali traffici calabresi. «Si tratta - ha spiegato l'Authority - di una serie di attività e infrastrutture che dovranno dare supporto allo scalo per continuare ad essere competitivo rispetto alle offerte di altri scali, come quelli del Nord Africa, che, in questo periodo, hanno indebolito la sua leadership nel Mediterraneo».
Positive le valutazioni dei rappresentanti delle imprese. Vincenzo Iacono, amministratore delegato della Medcenter Container Terminal (Mct), la società del gruppo Contship Italia che gestisce il container terminal del porto calabrese, conferma le buone impressioni ma osserva che il cammino da fare è «ancora lungo». Secondo Iacono non solo bisogna attendere il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ma il porto stesso ha bisogno di nuove alleanze. «Ci aspettiamo – osserva - che nascano altre attività e una logistica di supporto alla nostra attività. Spero, quindi, che si possa avere uno sviluppo che abbia risvolti positivi in tutta la Regione e non, esclusivamente, nel porto».