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05 maggio 2025, Aggiornato alle 16,00
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Emissioni di zolfo, anche nel Mediterraneo è in vigore il limite dello 0,1%

L'introduzione delle Sulphur Emission Control Area è stata decisa nell'ambito del dell'International Maritime Organization con la risoluzione MEPC.361(79)

(Ph: National Maritime Foundation)

Il bacino del Mediterraneo è stato ufficialmente riconosciuto, dal primo maggio, come zona a controllo delle emissioni di zolfo (Sulphur Emission Control Area - Seca). L'accordo per proteggere ulteriormente l'ambiente marino del Mare Nostrum è stato raggiunto dall'Ue e dai Paesi dell'area Med nell'ambito della Convenzione di Barcellona delle Nazioni Unite nel 2021. La risoluzione MEPC.361(79), stabilita nel 2022 dal Marine Environment Protection Committee dell'International Maritime Organization (Imo), impone alle navi l'utilizzo di combustibili con un tenore di zolfo non superiore allo 0,1%, rispetto al limite vigente dello 0,5%, il cosiddetto 'sulphur cap' imposto a livello globale a partire dal 2020.

Secondo stime ufficiali, la misura comporterà una riduzione dell'80% delle emissioni di ossidi di zolfo e del 23% delle sottili polveri PM2.5, con benefici tangibili per la salute pubblica e l'ecosistema marino; gli ossidi di zolfo, infatti, non solo danneggiano l'apparato respiratorio, ma contribuiscono anche all'acidificazione delle acque, minacciando la biodiversità.

Come di conseguenza, le autorità marittime intensificheranno i controlli sui documenti di rifornimento e sui combustibili utilizzati dalle navi, per assicurare il pieno rispetto dei nuovi limiti. Con questa decisione, il Mediterraneo si unisce ad altre aree Seca già esistenti, e viene istituita la quinta ECA Emission Control Area A livello mondiale, dopo quelle di: Mar Baltico; Mare del Nord; Nord America (Costa Orientale degli Stati Uniti e Canada); Mar Caraibico degli Stati Uniti (Porto Rico e Isole Vergini statunitensi).

L'implementazione della nuova regolamentazione Imo ha portato con sé l'introduzione di nuovi, dedicati, surcharge da parte delle compagnie di navigazione. Msc, ad esempio, ha introdotto una fee aggiuntiva di 25 dollari/Teu per carichi in arrivo nel Mediterraneo da Australia e Nuova Zelanda, e di 15 dollari/Teu per box provenienti dall'Asia. Cma Cgm ha annunciato l'introduzione di un cosiddetto Low Sulfur Surcharge, del valore di 20 dollari/Teu per spedizioni dall'Asia al Mediterraneo e uno di 10 dollari/Teu per invii dal Mediterraneo verso Asia, Medio Oriente e mar Rosso. Una fee del valore di 25 dollari/Teu sarà inoltre applicata dalla compagnia francese alle spedizioni con origine nel Mediterraneo e dirette nel West Africa. Infine Maersk ha reso noto che la sovrattassa relativa alla Seca verrà integrata nel suo Fossil Fuel Fee.
 

Tag: imo