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10 maggio 2025, Aggiornato alle 07,48
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Infrastrutture

Dal Mit 80 milioni per cinque scali virtuosi

I fondi erogati dal ministero dei Trasporti saranno ripartiti fra le Autority di Genova, Savona, Gioia Tauro, Cagliari e Civitavecchia


Un finanziamento "virtuoso", quello che la portualità italiana ha sempre deprecato, premia gli scali di Genova, Savona, Gioia Tauro, Cagliari e Civitavecchia. Questi cinque porti, avendo utilizzato almeno l'80% dei finanziamenti ottenuti alla data del 31 dicembre 2009 per la realizzazione di opere infrastrutturali, potranno beneficiare di oltre 80 milioni di euro che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stanziato con un apposito decreto. Non si tratta quindi dell'autonomia finanziaria, quella del trattenimento di una parte delle tasse da pagare sulla base della produttività delle banchine, né di un finanziamento a pioggia distribuito equamente a tutti, ma di un fondo destinato, come ha sottolineato Passera, agli scali più virtuosi.

La fetta più consistente (33 milioni di euro) andrà a Civitavecchia, in tranche annuali a partire dal 2013 e fino al 2021, destinate all'infrastrutturazione del porto commerciale di Gaeta. A Genova sarà erogato il 25% del totale, cioè 20 milioni di euro, quale cofinanziamento dell'Accordo di programma siglato per l'area industriale di Sestri, mentre 25 milioni approderanno a Savona per il completamento della Piastra multifunzionale di Vado. Inoltre, come compensazione dei minori introiti derivanti dall'azzeramento delle tasse di ancoraggio, sono stati riconosciuti 3,3 milioni di euro a Gioia Tauro e circa un milione a Cagliari.

"Con l'assegnazione di queste risorse – ha commentato il ministro Corrado Passera – premiamo le autorità portuali maggiormente impegnate in termini di capacità di spesa, consentendo loro di continuare a effettuare investimenti per il potenziamento delle infrastrutture e della competitività dei nostri scali. La rete portuale italiana – ha aggiunto il ministro - costituisce uno snodo centrale per la logistica e per la gestione dei traffici del Mediterraneo. Bisogna continuare a investire su questo fronte per rimanere competitivi rispetto agli altri grandi porti del Nord Europa, dell'Africa del Nord e del Medio Oriente".