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26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
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Crociere, zero emissioni nel 2050? Dipende dalle compagnie, ma anche dai governi

Sono sempre di più le navi con celle a combustibile e predisposte al cold ironing. Vago (Clia): "Abbiamo bisogno di un chiaro sostegno di governi e policy-makers"


Più del 15 per cento delle navi da crociera che entreranno in servizio nei prossimi cinque anni sarà equipaggiato con celle a combustibile o con batterie, e ben l'85 per cento delle nuove navi di questo tipo che entreranno in servizio da qui al 2028 saranno predisposte al cold ironing, all'allacciamento alla rete elettrica di terra durante la sosta in porto, potendo così spegnere i motori e non inquinare. Le ultime statistiche di Clia, la principale associazione delle compagnie crocieristiche, fotografano un settore che per il 2050 ambisce ad emettere zero anidride carbonica. L'ultimo rapporto (Global Cruise Industry Environmental Technologies and Practices) mostra i passi avanti compiuti negli ultimi anni, anche se la strada da fare è ancora tanta.

Sono quattro gli interventi su cui l'industria crocieristica punta per raggiungere questo ambizioso obiettivo: cold ironing, emissioni, trattamento delle acque reflue e combustibili. Quello che sottolinea Clia è che gli sforzi del settore devono essere bilanciati da quelli dei governi degli Stati insulari o costieri, che devono investire altrettanto predisponendo le infrastrutture alle nuove tecnologie messe in campo, come per esempio dotare le banchine di elettricità e la costa di punti di rifornimento per i combustibili a basse o nulle emissioni di gas serra.

Cold ironing
Il 40 per cento della flotta a livello mondiale (il 20 per cento in più rispetto all'anno precedente) è attrezzata per collegarsi all'elettricità a terra nei 29 porti del mondo (meno del 2 per cento dei porti mondiali) in cui tale sistema è disponibile per almeno una nave ormeggiata. Per il 98% delle navi in costruzione da qui al 2028 si prevede l'equipaggiamento con tali sistemi o sarà comunque configurata per ricevere energia da terra in futuro.  

Exhaust Gas Cleaning Systems (EGCS)
Circa l'80 per cento delle navi utilizza sistemi di trattamento dei gas di scarico per soddisfare o superare i requisiti relativi alle emissioni atmosferiche. Si tratta del 7 per cento in più rispetto allo scorso anno. Inoltre, l'88 per cento delle nuove navi da crociera non alimentate a gas naturale liquefatto sarà dotata di EGCS, in linea con il già elevato livello storico di investimenti.

Trattamento delle acque reflue
La totalità delle navi da crociera in costruzione sono dotate di sistemi avanzati di trattamento delle acque reflue. Il 78 per cento della flotta in attività è equipaggiata con tali sistemi (il 9 per cento in più sul 2021).

Gas naturale liquefatto
Il rapporto di Clia rileva che il 61 per cento di tutte le nuove navi si affiderà al gas naturale liquefatt per la propulsione primaria. Questo carburante permette una riduzione quasi totale (tra il 95 e il 100 per cento) delle emissioni di particolato, alcuna emissione di zolfo (se non in misura estremamente contenuta) e una riduzione dell'85 per cento delle emissioni di ossido di azoto. Come combustibile di transizione, inoltre, il gas offre vantaggi anche per quelle navi che non lo utilizzeranno, perché le predispone comunque alle nuove generazioni di combustibili, come i biocarburanti, i carburanti sintetici, il metanolo, l'ammoniaca e l'idrogeno.

«Il settore crocieristico è sempre stato e continuerà ad essere all'avanguardia dell'innovazione per quanto riguarda le tecnologie in ambito marittimo e per quelle rispettose dell'ambiente», afferma Pierfrancesco Vago, presidente di CLIA Global. «Per proseguire il nostro viaggio verso l'azzeramento delle emissioni abbiamo ora bisogno di un chiaro sostegno da parte dei governi e dei policy-makers, affinché siano garantite le appropriate infrastrutture anche sulla terraferma e per incoraggiare gli investimenti e l'innovazione necessari per lo sviluppo di carburanti marini sostenibili utilizzabili su larga scala».