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17 marzo 2025, Aggiornato alle 09,00
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Crociere in Italia, un 2013 senza pretese

L'anno prossimo un milione dei crocieristi che transiteranno nel Mediterraneo non passeranno per l'Italia. Un segnale di allarme sulla carenza dei nostri porti in fatto di accoglienza?


Nel 2013 assisteremo ad una nuova crescita del settore crocieristico in tutto il bacino del Mediterraneo, mentre il mercato italiano sarà caratterizzato da una sostanziale stabilità. E' quanto ha annunciato questa mattina Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency Network di Genova, nell'ambito di Seatrade Med Cruise Convention in programma a Marsiglia da oggi a giovedì 29 novembre. 
Le proiezioni indicano che il Mare Nostrum continuerà ad essere la destinazione di riferimento per molte compagnie, con un aumento del 7% rispetto a quest'anno. A questo dato non corrisponde però una performance altrettanto positiva del mercato italiano, che rappresenta circa il 30% di tutto il traffico crocieristico nel Mediterraneo ma che si attesta su una sostanziale stabilità: nel 2013 si prevedono infatti 10.965.000 passeggeri movimentati nei porti italiani (+1,42% rispetto al risultato del 2012, pari a 10.809.000 pax). 
«Se è vero che per il 2013 il mercato italiano delle crociere si presenta sostanzialmente stabile, dobbiamo comunque rilevare che, nel corso della prossima stagione crocieristica, ci sarà almeno un milione di passeggeri che effettuerà una crociera nel Mediterraneo senza scali in Italia – ha dichiarato Sergio Senesi - con sempre maggior frequenza le compagnie prediligono altre destinazioni, caratterizzate da une vero e proprio sistema portuale organizzato. Sarebbe sufficiente migliorare la ricettività dei nostri porti e garantire banchine attrezzate: si tratta di semplici azioni mirate che senza dubbio andrebbero a vantaggio del nostro Paese e a discapito della movimentazione nei porti francesi, spagnoli e croati».