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08 maggio 2025, Aggiornato alle 18,03
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Infrastrutture

Container, il trimestre dei porti italiani

Salerno è lo scalo che cresce di più, Palermo quello con il calo maggiore. Il podio è Gioia Tauro, Genova, La Spezia


Tra i porti container italiani, a crescere di più in questo primo trimestre è il porto di Salerno. Un +26% forse mai registrato da quando c'è il Salerno Container Terminal. Un risultato forte dell'acquisizione, avvenuta quasi un anno fa, dell'armatore genovese Ignazio Messina. Stiamo parlando soltanto di 60mila contenitori ma, tenendo conto che anche il 2013 è stato l'anno dei record, non è detto che possano raddoppiare da qui a un anno. In ogni caso, un'ottima performance per il porto campano, a discapito del vicino scalo di Napoli, che invece deve fare i conti con il suo primo anno senza l'armatore genovese dopo novant'anni di approdi.
I dati vengono dall'usuale classifica stilata da Contship Italia che mette insieme quindici porti, più altri minori. Nel totale, tra gennaio e marzo di quest'anno, gli scali italiani hanno movimentato poco più di 2,4 milioni di teu, crescendo dell'1,5%. Gli altri porti italiani che crescono particolarmente in questo settore sono Savona e Civitavecchia. Lo scalo che ha perso di più è Palermo, seguito da Ravenna e Ancona.
 
La classifica (in teu): 
1. Gioia Tauro 743.565 (+2,5%)
2. Genova 481.831 (+4,1%)
3. La Spezia 302.131 (+0,1%)
4. Cagliari 173.406 (+3,4%)
5. Livorno 134.208 (-2,7%)
6. Napoli 119.026 (-10,5%)
7. Trieste 108.536 (+2%)
8. Venezia 108.569 (-1,8%)
9. Salerno 59.923 (+25,9%)
10. Ravenna 51.384 (-11,2%)
11. Taranto 42.825 (-3%)
12. Ancona 37.036 (-8,9%)
13. Savona 16.872 (+14,4%)
14. Civitavecchia 13.145 (+9,2%)
15. Palermo 6.116 (-30%)
Altri: 16.236 (+1,2%)
Totale: 2.414.809 (+1,5%)