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21 aprile 2025, Aggiornato alle 18,23
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Infrastrutture

Confindustria Trapani sollecita il Mit per dragaggio nel porto

L'associazione d'imprese ricorda che da oltre 30 anni non vengono posti in atto interventi di escavo nei fondali dello scalo 

Una lettera al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, per sollecitarlo a trovare le risorse utili ai lavori di dragaggio nel porto di Trapani. L'ha inviata il presidente di Confindustria Trapani, Gregorio Bongiorno, con l'obiettivo di risolvere la difficile situazione in cui imprese e società portuali si trovano ad operare a causa della limitatezza dei fondali. Si tratta di un problema di interesse generale - ha sottolineato il numero uno dell'associazione - perché coinvolge agenzie marittime, imprese portuali, cantieristica, ormeggiatori, piloti, armatori ed altri operatori del settore che rappresentano oggi un settore fondamentale per la provincia e che danno occupazione, direttamente o attraverso l'indotto, a migliaia di lavoratori. "Com'è noto - ha scritto Bongiorno - da oltre 30 anni a Trapani non vengono posti in atto interventi di dragaggio, ai fini dell'adeguamento e manutenzione dei fondali per renderli adatti alle nuove esigenze. Lo sviluppo tecnologico della navi moderne ha portato alla realizzazione di navi più grandi con pescaggi sempre più elevati. Allo stato attuale, il porto, presenta un fondale massimo di circa otto metri, ormai insufficiente per ricevere navi moderne, in relazione al traffico navale commerciale o crocieristico. Ma la situazione – conclude Bongiorno - è ancora più allarmante in corrispondenza di alcune banchine portuali di recente realizzazione che restano tuttora non operative a causa della mancata escavazione degli specchi acquei prospicienti".