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23 aprile 2024, Aggiornato alle 16,31
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Con NaplEst una spinta forte allo sviluppo

La realizzazione del Terminal di Levante è la grande occasione per potenziare le attività container del porto di Napoli. Legora de Feo (Conateco): «A luglio terminerà l'iter della gara per la realizzazione delle opere civili. Dopo i privati completeranno le strutture»


16 progetti in campo, 18 imprenditori interessati, circa 26 mila nuovi posti di lavoro a regime, 2,3 miliardi di euro investiti su un'area di 265 mila ettari, di cui 90 a parco. Questi i numeri di NaplEst, l'iniziativa, promotrice Marilù Faraone Mennella, presentata ieri nel corso di una conferenza stampa, destinata a sviluppare e promuovere le attività nella zona orientale di Napoli. Dei sedici progetti, due interessano direttamente le attività marittimo-portuali: la costruzione di Porto Fiorito, il nuovo marina nella zona di San Giovanni a Teduccio e del Terminal di Levante, promotore Conateco SpA, destinato a diventare il polo dei container capace di triplicare, una volta a regime, gli attuali livelli di traffico. Abbiamo chiesto all'Amministratore delegato del Conateco, Pasquale Legora de Feo, un commento sull'iniziativa.
"Lo scopo di NaplEST -sottolinea subito l'Ad del Conateco- non è quello di favorire nessuno dei progetti, ma di accompagnare il cambiamento definitivo di una parte importante della città e di coordinare in modo armonico lo sviluppo sia in termini ambientali che economico - occupazionali. Questi 18 imprenditori hanno sentito l'esigenza di unirsi in modo spontaneo, al fine di presentarsi come corpo unico alle relative istituzioni competenti, al mondo politico e all'opinione pubblica. Come tutti sanno, a fine luglio sarà completato l'iter amministrativo del Terminal di Levante relativo alla gara pubblica per la realizzazione delle opere civili. Successivamente, i privati dovranno completarne le strutture sia in termini di attrezzature meccaniche che di servizi. Napoli, come più volte ripetuto, ha la possibilità attraverso il nostro "segmento" di poter sfruttare quelle risorse che ha sotto gli occhi ma che hanno difficoltà a venire alla luce. Credo che il momento storico, congiunturale economico, sia finalmente favorevole".

Nella foto: Pasquale Legora de Feo