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04 dicembre 2024, Aggiornato alle 09,16
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Infrastrutture

Cold ironing a Civitavecchia, via allo studio di fattibilità

DBA Pro e Rina lavoreranno su otto accosti stagionali, destinati principalmente alle navi da crociera ma anche alle navi ro-ro, ro-pax e car carrier


DBA Pro e il raggruppamento temporaneo di impresa Rina, Galileo Engineering e C.&G. Engineering Services hanno avviato l'analisi di fattibilità tecnica ed economica per l'elettrificazione delle banchine del porto di Civitavecchia.

La gara, bandita dall'Autorità di sistema portuale del Tirreno Centro Settentrionale, ha l'obiettivo di accedere agli interventi previsti e finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica fissati dall'Unione europea. Il raggruppamento temporaneo di impresa ha presentato un progetto per la verifica della fattibilità tecnica ed economica per l'elettrificazione, in maniera integrata allo sviluppo portuale attualmente in corso, di otto accosti per il soddisfacimento dei fabbisogni del porto di Civitavecchia.

L'analisi di fattibilità, tenendo conto dell'importanza delle opere da realizzarsi, integrerà anche una riorganizzazione e razionalizzazione del sistema di alimentazione elettrica portuale, prevedendo sistemi di gestione specificatamente ideati a indirizzare e monitorare le elevate potenze in gioco e l'operatività del porto. Gli interventi seguiranno due fasi. In una prima fase è prevista la progettazione della fornitura elettrica in banchina finalizzata al soddisfacimento dei fabbisogni di almeno due navi da crociera di grandi dimensioni presso il terminal crociere e due traghetti di nuova generazione ormeggiati in darsena traghetti. Tali accosti, essendo particolarmente soggetti a stagionalità d'impiego, saranno concepiti per essere multifunzionali e quindi, al meglio, utilizzabili anche per unità ro-ro, ro-pax e/o car-carrier di nuova generazione (lunghezza sino a 260 metri). La seconda fase prevede la progettazione del sistema di elettrificazione di ulteriori quattro accosti interni alla darsena traghetti, elettrificando così tutti i fronti d'ormeggio utili e presenti nella nuova darsena, alimentando elettricamente i vettori ro-ro, ro-pax e car carrier operativi durante tutto l'anno solare.

Rina collaborerà con i membri del raggruppamento temporaneo di imprese alla redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica che riguarderà il sistema di alimentazione elettrica delle navi in banchina, il collegamento con la rete elettrica nazionale in ambito comunale, nonché l'adeguamento e l'ottimizzazione tecnologica della rete elettrica del porto di Civitavecchia.

Come spiega Raffaele De Bettin, CEO di DBA Group, «l'alimentazione elettrica delle navi, in particolare quando sono in gioco unità di grandi dimensioni, riduce e tende ad annullare, come è noto, gli impatti ambientali legati alle emissioni inquinanti, comprese quelle acustiche. La progettazione di un sistema di cold ironing così esteso implica l'ideazione di una rete elettrica di elevata potenza, la quale permetterà di aumentare l'efficienza e la sicurezza della rete portuale e migliorare il servizio di fornitura elettrica generale e per le navi. L'efficientamento e il relativo sistema di monitoraggio e di controllo si riverbererà anche nei confronti delle altre aree produttive di competenza portuale, rendendo l'approvvigionamento di energia più stabile e sicuro per tutti gli stakeholder operanti nel porto». DBA Group è una holding che controlla al cento per cento DBA PRO e C.&G. Engineering Services. «Con questo progetto Rina, attraverso la sua società di consulenza ingegneristica Rina Consulting, mette un altro tassello al futuro delle infrastrutture sostenibili e, nello specifico, alla trasformazione dell'area portuale di Civitavecchia, in linea con il piano per la transizione ecologica del territorio circostante - afferma Alberto Cavaggioni, amministratore delegato di Rina Consulting -. Tecnologie come quella del cold ironing, che consentiranno la fornitura di energia elettrica per gli accosti in darsena traghetti e in corrispondenza di un terminal di così grande importanza - il secondo porto crocieristico d'Europa e il primo in Italia -, sono fondamentali per ridurre le emissioni nel porto e nelle zone urbane immediatamente circostanti. Anche in questo caso avremo la possibilità di mettere in campo le nostre competenze trasversali, mettendo a fattor comune il nostro know how in ambito shipping, energy e infrastrutture».