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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Civitavecchia, al via nuovo traffico di combustibile solido secondario

Dalla banchina 24 la prima spedizione verso il Nord Europa di circa 2,500 tonnellate di rifiuti urbani lavorati. Il servizio, per ora, sarà mensile. L'Adps valuta anche il trasporto fluviale

Le ecoballe di CSS imbarcate su "Elise", a Civitavecchia

In linea con la nuova funzione multipurpose assunta dall'accosto, è iniziata presso la banchina 24 del porto di Civitavecchia un nuovo traffico in esportazione di combustibile solido secondario (CSS), derivato dalla lavorazione dei rifiuti urbani non pericolosi o speciali. Le operazioni di imbarco del carico, arrivato via terra, hanno preso avvio mercoledì con l'arrivo in porto della nave Elise e termineranno sabato, 18 luglio.

La destinazione è verso i porti di Danimarca, Svezia e Germania. I rifiuti provengono da imprese del Lazio, le operazioni di imbarco sono svolte dalla Impresa Portuale di Civitavecchia, mentre il traffico commerciale è gestito dall'agenzia marittima Revello.

Come ha spiegato il presidente dell'Autorità di sistema portuale del Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo, le tonnellate movimentate dovrebbero essere circa 2,500 mensili, con una frequenza mensile degli accosti. Nel tempo, se dovessero aggiungersi altri operatori commerciali, il traffico crescerà. Caricata su mezzi pesanti, la merce arriva in sacconi di ecoballe da non meno di otto strati di filmatura che la rendono resistente e anti-percolatura. 

Il porto sta pensando anche a modalità di trasporto alternative ai mezzi pesanti per portare le ecoballe in porto, come la navigazione del Tevere tramite bette e chiatte, in grado di trasportare piccole quantità di CSS, per attraversare poi il tratto marittimo da Fiumicino a Ostia ed operare, in transhipment, nel porto di Civitavecchia.