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17 settembre 2025, Aggiornato alle 16,04
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Politiche marittime

Carburanti green, pubblicati i primi quadri di formazione per i marittimi

Le linee guida del Maritime Just Transition Task Force definiscono criteri utili ai centri di addestramento che formano il personale imbarcato su navi che navigano a metanolo, ammoniaca o idrogeno

(Stella Maris UK/Flickr)

La Maritime Just Transition Task Force (MJTTF) ha pubblicato oggi i primi quadri di formazione da applicare nell'addestramento dei marittimi imbarcati su navi di ultima generazione alimentate ad ammoniaca, metanolo e idrogeno. 

La Maritime Just Transition Task Force è un'iniziativa collaborativa globale lanciata alla COP26 nel 2021 da International Maritime Organization, International Chamber of Shipping, International Transport Workers' Federation, International Labour Organization e Global Compact delle Nazioni Unite. Il suo obiettivo - interloquendo e negoziando con governi, industrie, lavoratori e accademie - è garantire che la decarbonizzazione del settore marittimo avvenga in modo "giusto, equo e incentrato sulla persona", si legge nello statuto della cooperazione internazionale. Le "persone" sarebbero specificamente in questo caso i lavoratori marittimi, "al centro della soluzione attraverso la creazione di opportunità di lavoro dignitose e senza lasciare indietro nessuno".

I quadri di formazione pubblicati da MJTTF - disponibili qui - rispondono alle esigenze dei marittimi ufficiali superiori e di quelli impiegati in ruoli operativi o di primo livello. Sono corredati da manuali completi per gli istruttori. In futuro verranno pubblicate anche linee guida per programmi di "familiarizzazione generale" rivolti ai marittimi e al personale di terra, il quale non è specificamente coperto dalla Convenzione Internazionale del 1978 sugli Standard di Formazione, Certificazione e Tenuta della Guardia per i Marittimi, altrimenti sintetizzata nell'acronimo STCW. 

I quadri di formazione della MJTTF, disponibili al pubblico, aiuteranno le autorità di regolamentazione e le amministrazioni marittime a definire i criteri per lo sviluppo di programmi di formazione e l'istituzione di schemi di certificazione e meccanismi di convalida delle competenze per i marittimi, tra cui formazione in aula, valutazioni delle prestazioni basate su simulazioni e addestramento in mare. Gli istituti di istruzione e formazione marittima potranno adattare i programmi di studio e aggiornare i modelli di erogazione. Le compagnie di navigazione riceveranno inoltre supporto per l'inserimento del personale e l'aggiornamento dei sistemi di gestione della sicurezza, al fine di affrontare i rischi specifici associati alle nuove molecole. 

Sia i quadri di riferimento che le linee guida per la familiarizzazione derivano dal progetto "The Baseline Training Frameworks for Seafarers in Decarbonisation"; un progetto congiunto tra la MJTTF e il Segretariato dell'International Maritime Organization (IMO) in collaborazione con Lloyd's Register, che si è svolto attraverso il Lloyd's Register Maritime Decarbonisation Hub (The Decarb Hub) e la World Maritime University (WMU), che hanno agito rispettivamente come responsabili tecnici e accademici. Il progetto è cofinanziato dall'IMO attraverso il suo Programma integrato di Cooperazione Tecnica e dalla Lloyd's Register Foundation. Il progetto ha operato parallelamente alla revisione completa in corso da parte dell'IMO della Convenzione e del Codice STCW del 1978. I suoi risultati, in particolare nella definizione delle conoscenze, della comprensione e delle competenze richieste ai marittimi nella decarbonizzazione, costituiscono un contributo al processo di revisione. 

Lo sviluppo dei quadri di formazione dell'MJTTF è stato reso possibile grazie al prezioso contributo di partner ed esperti del settore. Il lancio odierno si celebra nell'ambito del Forum sulla Gestione del Capitale Umano Marittimo di LR, in concomitanza con la London International Shipping Week 2025. «La pubblicazione dei quadri di formazione non è solo un lancio, ma un invito a utilizzarli, a svilupparli, a condividerli ampiamente e a garantire che diventino parte del modo in cui il nostro settore forma e si prepara per i carburanti del futuro», si legge in una nota di Lloyd's Register.

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