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26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
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Capitanerie, gli angeli custodi del mare

Cos'è la Guardia Costiera? Com'è organizzata? Un ampio sguardo alla struttura e alle tecnologie di un Corpo nato 145 anni fa  


Era il 20 luglio 1865 quando Vittorio Emanuele II firmava il regio decreto n. 2438 che istituiva il Corpo delle Capitanerie di Porto. Sono passati 145 anni, le tecnologie satellitari hanno creato un complesso sistema di telecomunicazioni ma il servizio della Guardia Costiera resta sostanzialmente lo stesso: ricerca e soccorso in mare.
La Capitaneria moderna nasce nel 1980, dopo aver dismesso la sua funzione di "magistratura speciale marittima", grazie alla ratificazione da parte dell'Italia della convenzione di Londra del 1974 sulla sicurezza della navigazione che assicura per ogni Stato europeo un servizio di ricerca e soccorso in mare con mezzi specializzati. Il tutto è coordinato dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti. anche se il Corpo serve altri dicasteri quali il ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare col reparto Ambientale Marino, il ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali col reparto Pesca Marittima e, infine, col ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso gli Uffici di collocamento delle gente di mare.
La struttura (fonte: wikipedia). L'organico è composto da circa 11mila persone tra ufficiali, sottufficiali e truppa, tutti chiamati Nocchieri di Porto. La flotta è composta da oltre 300 unità navali di vario tipo, dislocate in 113 fra porti e approdi. La componente aerea è formata da velivoli ad ala fissa e rotante stazionati presso le sedi del 1º, 2º e 3º nucleo aereo rispettivamente sugli aeroporti di Sarzana-Luni, Pescara e Catania. L'organizzazione territoriale è così suddivisa: il Maricogecap, Comando generale, con funzioni di centro nazionale di soccorso in mare. 15 direzioni marittime cui fanno capo altrettanti sotto-centri di soccorso (chiamati Direziomare). 54 compartimenti marittimi (Compamare). 47 uffici circondariali marittimi (Circomare). 126 uffici locali marittimi (Locamare). Infine, 38 delegazioni di spiaggia (Delemare). Il capo di questa struttura è il Comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto affiancato dal vicecomandante generale.
La centrale operativa. Il cuore del Comando Generale delle Capitanerie è la centrale operativa. Sotto la sua giurisdizione vengono coordinate tutte le operazioni, sia a livello nazionale che internazionale: ricerca e soccorso, polizia marittima e lotta all'inquinamento. La centrale esercita un controllo diretto su tutti i mezzi del Corpo, navali e aerei, attraverso specifiche deleghe. Attività che cadono tutte sotto l'acronimo S.A.R., Search And Rescue, che a sua volta esplica la funzione I.M.R.C.C., Italian Maritime Rescue Coordination Centre, definita dalla Convenzione di Amburgo del 1979.
Il Vessel Traffic Service. E' l'ossatura vera e propria del sistema informatico di monitoraggio. E' un servizio per gli utenti del mare attraverso cui possono essere informati sulle condizioni di mare, sul traffico etc. Un'attività di sorveglianza costituita da radar, ricetrasmettitori e telecamere a circuito chiuso che inviano tutte le informazioni necessarie alle centrali operative e tengono costantemente aggiornati i naviganti.
L'Ais. Il sistema di identificazione automatica (A.I.S.) è l'ultima novità nei sistemi di monitoraggio. Ogni unità superiore alle 300 tonnellate, e tutte le navi passeggeri indipendentemente dalla stazza (ma in realtà lo utilizzano anche i pescherecci) è obbligata a installare una speciale antenna, che invia tutte le informazioni sull'imbarcazione (tipologia, carico, equipaggio, velocità, provenienza e destinazione). Una tecnologia molto utile anche per gli Avvisatori Marittimi, figure e servizi storici dei porti italiani, che possono così sapere in anticipo tutte le informazioni circa navi in arrivo, in partenza o in sosta nei porti. Un software specifico visualizza il tutto sullo schermo del pc e, integrato all'apparato radio Vhf, fornisce le informazioni sull'attività della nave.
Il sistema informatico. Le tecnologie informatiche la fanno da padrone attraverso un complesso coordinamento satellitare che permette alla Guardia Costiera di essere presente su una superficie che va dal mar Tirreno al mar Adriatico. Il sistema che permette tutto questo si chiama N.I.S.A.T., Navigation Information System in Advanced Technology, una banca dati con tutte le informazioni necessarie per coordinare i Sar.. Nisat segue costantemente tutte le rotte delle navi mercantili nazionali in tutto il mondo grazie al sottosistema Ares e le merci pericolose e inquinanti con l'Hazmat. La stazione satellitare che coordina a livello nazionale tutte queste tecnologie si trova a Bari, si chiama Cospas/Sarsat. E' il punto di contatto per le attività di ricerca e soccorso e riceve tutti i segnali emessi dalle radioboe installate a bordo di vettori terrestri, navali e aerei. 
Il mare è un luogo difficile e affascinante, pericoloso e meraviglioso e chiunque vigila e controlla all'interno di questo territorio non è un semplice poliziotto ma, nella maggior parte dei casi, un angelo custode.
Paolo Bosso